Avvocati: l'elezioni di Paolino e le reazioni - Le Cronache
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Avvocati: l’elezioni di Paolino e le reazioni

Avvocati: l’elezioni di Paolino e le reazioni

di Pina Ferro
«Proverò ad essere il presidente di tutti perché quando c’è una contesa elettorale alcuni Toni si alzano diventano anche acuti però noi siamo abituati a combattere le aule giudiziarie e così faremo anche dopo la contese elettorale».
Queste le parole di Gaetano Paolino che presto dovrebbe essere nominato neo presidente dell’ordine degli avvocati di Salerno. La nomina del presidente avviene nel corso del primo consiglio dell’ordine post voto.
Le elezioni si sono tenute il 12/13 e 14 gennaio ed hanno visto scendere in campo tre schieramenti, compreso quello del presidente uscente Silverio Sica. Nei tre giorni di voto presso il vecchio palazzo di Giustizia si sono recati ad esprimere la propria preferenza 2906 avvocati, 17 sono state le schede bianche scrutinate e 31.538 le preferenze espresse per i numerosi candidati presenti nelle tre liste.
La lista di Paolino porta con se 14 consiglieri su i 21 che formano il consiglio. Dalle prime indiscrezioni sembrerebbe che Silverio Sica abbia fatto trapelare di non avere intenzione di sedere in consiglio e che stia riflettendo su una ipotesi di rassegnare le dimissione dalla carica. Ma al momento si tratta di ipotesi e indiscrezioni. Solo nelle prossime ore avremo delle certezze.
«Nel consiglio ripristineremo il volto vero degli avvocati quello dell’Unità, della leatà, della coerenza ai fini del rispetto della della dignità, dell’Autonomia e dell’Indipendenza dell’avvocati. – Ha aggiunto ancora Gaetano Paolino dopo la chiusura dello scrutinio – Gli avvocati dal primo all’ultimo… e noi siamo gli avvocati che vivono le stesse aule di udienza e respirano la stessa aria da decenni (i giovani un po’ meno) noi ci teniamo moltissimo al rilancio della nostra attività con iniziative, speriamo importanti, per provare a creare dei bacini di lavoro che consentono ai giovani di non cancellarsi più dell’albo perché questo me lo è una situazione che che a noi non piace affatto. Noi siamo avvocati che hanno fatto la loro attività per decenni. L’importante è che i giovani acquistano fiducia e speranza nell’attività professionale qualificandosi e servendo i clienti come meglio è possibile».
«La competizione è stata durissima – ha sottolineato l’avvocato Angelo Dente candidato con Gaetano Paolino (alle scorse elezioni era sceso in campo con Silverio Sica) – i toni sono stati un po’ alti anche a livello personale però la lista dell’avvocato Paolino è stata premiata in tutte le sue candidature. E’ stata votata tutta a discapito della lista dell’avvocato Sica che invece è stata falciata e questo a dimostrazione che il programma che aveva inteso Paolino, il programma che ha in mente di portare avanti per l’unità dell’avvocatura e non con le spaccature come si sono avute in questi ultimi tempi da dimostrazione di come la classe è attenta a tutte quelle che sono le problematiche».
«Mi ritengo soddisfatto – Ha affermato l’avvocato Luca Monaco componente la terza lista che ha partecipato alla competizione – del responso elettorale, sia individuale che di lista. Soli, senza alcun appoggio politico esterno, senza padrinati o sponsorizzazioni e senza alcun consigliere uscente in lista che potesse farci da traino, abbiamo tutti ottenuto un numero molto significativo di voti contro due corazzate. Probabilmente era il massimo risultato possibile nel particolare contesto in cui ci siamo trovati a muoverci. I nostri voti sono sintomatici unicamente della stima individuale che tantissimi colleghi hanno riposto in ciascuno di noi e nel progetto comune che abbiamo proposto loro. Queste elezioni non sono la fine del percorso intrapreso da Alternativa Forense ma soltanto l’inizio».
«Un risultato inimmaginabile. – Ha affermato l’avvocato Valentina Restaino candidata con Luca Monaco e la lista Alternativa Forense – Ci siamo presentati al voto senza padrini e senza logge varie a sostenerci, e fra tutti e tutte abbiamo sottratto più di 3000 voti ai poteri consolidati che da decenni governano gli avvocati e le avvocate salernitane.
Non siamo stati eletti ma da oggi i numeri e la storia (nota a molti ma non a tutti) certificano che la vera opposizione a certi sistemi sta fuori dal consiglio dell’ordine, e quell’opposizione siamo e saremo noi.
Abbiamo avuto il coraggio di sfidare sistemi consolidati da soli, di resistere a gossip vergognosi che ci davano un giorno pedine dell’uno e un giorno dell’altro senza perderci d’animo e senza spaccarci all’interno, di arrivare fino alla fine liberi e libere da capi, promotori, sostenitori occulti, lobby, assessori, deputati, consiglieri comunali e figli di sceriffi.
Io ho raccolto 372 preferenze personali: frutto del mio impegno sindacale decennale e del sostegno dei compagni e delle compagne della mia lista.
Chi mi ha votato sa che ho una forza sola: la mia libertà, da sempre a servizio dei lavoratori e delle lavoratrici come me.
Di questo voto e di questa forza farò insieme ai miei compagni e alle mie compagne buon uso.
Il consiglio dell’ordine degli avvocati e delle avvocate di Salerno farà il suo lavoro e noi il nostro: saremo sempre presenti a controllare e a indirizzare il lavoro degli eletti e delle elette, e a denunciare anomalie, favoritismi, opacità.
Perché noi non dobbiamo (e non abbiamo mai dovuto) dire grazie a nessuno se non a chi ci ha votatə. Altri e altre, non so».
Già la prossima settimana dovrebbe essere convocato il primo Consiglio nel corso del quale gli eletti dovranno indicare il neo presidente dell’Ordine degli avvocati di Salerno.