– I casi di Covid-19 sono in aumento in 32 province italiane. Inoltre in 25 delle 107 province si rileva un’incidenza superiore a 500 casi per 100.000 abitanti. Lo indica l’analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell’istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), relativa ai “dati relativi alle 107 province italiane aggiornati all’8 dicembre, ultimo giorno in cui il Governo li ha resi disponibili”. I dati indicano che “ci sono 32 province in fase di crescita, con quattro cluster di province confinanti. Uno dei quattro – osserva il matematico – è il residuo di quello a Nord-Ovest presente il primo dicembre e comprende le province di La Spezia e Massa Carrara; nel residuo dello stesso cluster c’è anche la provincia isolata di Imperia. Un’altra provincia isolata è quella di Pesaro-Urbino, anch’essa residuo di un cluster del primo dicembre”. Sebastiani rileva inoltre che “un altro cluster residuo comprende le province di Fermo, Ascoli Piceno e Teramo, alle quali si è aggiunta quella di Rieti. anche qui c’è la provincia residua isolata di Chieti”. Inoltre, “probabilmente a causa degli spostamenti a lungo raggio, si è formato un grosso cluster al Sud, nel quale sono presenti 18 province (Frosinone, Latina, Caserta, Napoli, Avellino, Salerno, Potenza, Matera, Foggia, Barletta-Andria-Trani, Bari, Brindisi, Lecce, Taranto, Cosenza, Crotone, Catanzaro e Reggio Calabria). Il quarto cluster è composto da 5 province della Sicilia (Agrigento, Caltanissetta, Palermo, Trapani e Ragusa).