di Arturo Calabrese
Francesco Forte è candidato alla Camera dei Deputati per il partito “Vita” nel collegio salernitano. Si tratta di un nuovo soggetto politico che raggruppa varie realtà, tutte con l’obiettivo di ristabilire alcune libertà costituzionali, combattere le disparità e difendere l’ambiente. “Sulla sanità – dice – basta con un sistema clientelare, sono le eccellenze mediche a dover essere premiate. È fondamentale per i cittadini che si investa nella salute pubblica e non che anno dopo anno si continuino a tagliare i fondi e si continui a terziarizzare il servizio sanitario come accade da tempo in regione Campania a causa di una grave irresponsabilità politica di chi amministra”.
Vita è un agglomerato di varie anime. Quali sono le realtà che la compongono?
“Vita è una nuova realtà politica, tra i fondatori Sara Cunial parlamentare indipendente, l’avvocato Polacco, Davide Barillari, Luca Teodori, Paolo Sensini, Maurizio Martucci. Personaggi diversi accomunati dall’unico intento di difendere i diritti umani e costituzionali”.
Ambiente e sanità, le problematiche più evidenti. Da un lato abbiamo l’inquinamento prodotto dalle fonderie Pisano, dall’altro lunghe file di ambulanze dinanzi al pronto soccorso. In entrambi i casi, si fa i conti con la salute dei cittadini. Vita come intende affrontare questi aspetti?
“Ambiente e sanità sono due punti su cui vogliamo immediatamente intervenire, tutela dell’ambiente per innalzare la qualità della vita individuale, no agli ogm, no al taglio degli alberi e massima valorizzazione del verde pubblico. A questo dobbiamo aggiungere la minimizzazione dell’inquinamento fisico, chimico ed elettromagnetico, nonché il riconoscimento delle malattie ambientali. Riguardo la sanità chiediamo la revisione del sistema sanitario con attenzione massima sulla assistenza domiciliare, potenziamento del pronto soccorso e delle strutture ospedaliere già esistenti sul territorio, prevenzione delle malattie, libertà di scelta vaccinale e terapeutica nonché abolizione delle nomine politiche dei direttori ospedalieri. Basta con un sistema clientelare, sono le eccellenze mediche a dover essere premiate. È fondamentale per i cittadini che si investa nella sanità e non che anno dopo anno si continuino a tagliare i fondi e si continui a terziarizzare il servizio sanitario come accade da tempo in regione Campania. La situazione sanitaria denota una gravissima irresponsabilità politica, liste d’attesa scandalose, urge rafforzare l’organico sul territorio e stanziare fondi maggiori da riservare a sanità e scuola”.
Verde pubblico, oggi tante sono le criticità evidenti. L’amministrazione comunale procede con appalti ponte ma in città la situazione non migliora. Cosa ne pensa?
“Il verde pubblico versa in condizioni pessime, l’amministrazione deve farsi garante in primis della messa in sicurezza di luoghi ed alberi pericolanti, della pulizia di caditoie e tombini che si intasano alla prima pioggia ed in secondo luogo valorizzare i bellissimi parchi urbani, oggi in condizioni di degrado”.
Processi lumaca e giustizia lenta. Una nuova riforma?
“Riguardo la giustizia noi chiederemo l’obbligo di conclusione dei procedimenti civili e penali entro due anni per ogni grado di giudizio ed il divieto per i magistrati di ricoprire incarichi politici e ministeriali”.
Il collegio comprende anche la provincia salernitana. Agro, Cilento, Sele: quali sono le emergenze e come intervenire?
“Le emergenze nella provincia sono molteplici, frane, dissesti idrogeologici, inquinamento dei fiumi, enormi problemi idrici causati da una rete idrica con molte falle. Si potrebbe continuare per ore, di immediato andrebbe attuata la messa in sicurezza del territorio, di strade, ponti e viadotti, la bonifica dei fiumi, tutto però in un’ottica di prevenzione e manutenzione programmata per non trovarsi a gestire sempre continue emergenze”.
Caro bollette: quali sono le posizioni di Vita sulle energie alternative? E sul nucleare?
“No al nucleare, no a tutte le fonti fossili ed inquinanti, dal punto di vista ambientale e della salute sono da considerare anacronistiche e del secolo scorso, noi intendiamo implementare le energie alternative, solare, geotermico, eolico, idroelettrico. Noi auspichiamo la democrazia energetica, immaginiamo piccole produzioni di energia su condomini ed abitazioni dove non ci sia il monopolio delle grandi aziende italiane ed estere, l’energia dev’essere prodotta ed utilizzata dal singolo utente”.
Autonomia differenziata e Titolo Quinto: il Suo pensiero?
“Su autonomia differenziata ed articolo quinto credo abbia già dimostrato tutti i suoi limiti costituzionali, perché ci sono attività ad esempio che hanno creato sistemi sanitari molto diversi tra loro, la disarmonia è stata ampia, dobbiamo garantire che le regioni possano essere autonome, è uno strumento importante da utilizzare con la dovuta correttezza istituzionale e le dovute attenzioni. Sono quindi favorevole ma andrebbero apportate delle modifiche più adeguate alle esigenze di oggi”.