Stop a tutti gli eventi culturali nelle chiese fino alla nomina di chi gestirà gli spazi - Le Cronache
Salerno Ultimora

Stop a tutti gli eventi culturali nelle chiese fino alla nomina di chi gestirà gli spazi

Stop a tutti gli eventi culturali nelle chiese fino alla nomina di chi gestirà gli spazi

di Monica De Santis

Quella che un mese fa, come anticipato dal nostro quotidiano, era una voce che stava circolando ora è diventata realtà. Sono cambiano le regole per coloro che vogliono organizzare concerti o presentazioni, o monologhi all’interno di chiese ed altri locali della Curia arcivescovile di Salerno. Se fino ad un mese fa, coloro i quali volevano organizzare un appuntamento in location tipo la chiesa di San Giorgio, bastava accordarsi con il parroco, da settembre gli accordi dovranno essere presi in maniera differente, ovvero rivolgendosi ad un’agenzia esterna che valuterà, deciderà ed eventualmente applicherà anche un tariffario per far svolgere gli eventi nelle location richieste. Agenzia che di fatto non è ancora stata individuata. E proprio per questo motivo, che al momento tutti gli appuntamenti culturali organizzati da terzi sono stati sospesi. Dunque, stop a concerti, lettura e quant’altro veniva eseguito nelle chiese cittadine, in particolar modo nella chiesa di San Giorgio, la più gettonata per questo tipo di eventi. Diversi gli organizzatori che avevano già programmato, e pubblicizzato, spettacoli nel mese di settembre proprio nella Chiesa di San Giorgio, in via Duomo, che ora sono alla ricerca di una nuova location dove poter proseguire con le proprie rassegne, perché, come hanno spiegato, non possono aspettare che la Curia scelga l’agenzia che dovrà gestire il tutto… “Se poi non si fa in tempo, rischiamo addirittura di dover annullare l’appuntamento, a questo punto ci conviene scegliere già una nuova location e spostarci. Poi per il futuro si vedrà”. Dunque è sicuro, per tutte le attività non religiose e dunque quelle culturali, la gestione degli spazi della Curia passerà in mano ad un’organizzazione esterna che avrà il compito di valutare il programma dell’iniziativa, la sua valenza e dare infine l’ok qualora la data e la location richiesta sia disponibile. Ancora non è chiaro se coloro che ne faranno richiesta dovranno poi pagare anche una quota a questa organizzazione per l’uso di questi spazi. Fino ad ora, tutti coloro che hanno organizzato i loro eventi culturali negli spazi della Curia, non hanno mai dovuto pagare nulla, se non fare, di loro libera scelta, una donazione al sacerdote incaricato come ringraziamento per aver acconsentito all’utilizzo dello spazio. Ma, come detto anche questo potrebbe e quasi sicuramente cambierà con l’inserimento di quote che potrebbero variare di spazio in spazio e anche in base al tipo di eventi proposti.