di Arturo Calabrese
«I problemi di Pagani sono tanti e si fa poco o nulla per risolverli». Si può riassumere così la lunga intervista rilasciata da Vincenzo Calce, consigliere comunale di minoranza. Appoggiato da una coalizione di centrodestra oggi è una costante voce critica che non le manda certo a dire.
È possibile tracciare un bilancio dell’amministrazione De Prisco?
“Io vorrei parlare di quello che è il principio del buon governo di questa amministrazione. Ben poco è stato fatto e questo è sotto gli occhi di tutti. La percezione è di un’amministrazione che arranca e che stenta. Non si riesce a rispondere alle esigenze del cittadino e se lo fa è perché utilizza strade alternative o palliativi per coprire quelle che sono le inadempienze. Si è pronti soltanto ad esaltarsi per cose di cui non si ha manco il merito, perché provengono da passate amministrazioni. Ad oggi, si va avanti con progetti e finanziamenti di vecchie legislature e quello che noto è che per coprire mancanze e disservizi, l’amministrazione attuale annuncia l’ottenimento di finanziamenti ma così non è. Inoltre le cose sono ben poco chiare e posso entrare nello specifico: i fondi per la Strada Statale 18, ad esempio, hanno avviato i lavori ma questi sono estremamente in ritardo. Ad un anno dall’inizio, ancora non sappiamo quando gli interventi saranno completati e ciò porta danno ai residenti e alle attività commerciali. Anche sulla scuola “Alessandro Manzoni” si può aprire un dibattito: nell’ultimo consiglio comunale, il sindaco ha detto che vede come obiettivo massimo dei suoi cinque anni la ristrutturazione e l’ammodernamento di quella scuola. Ascoltando quelle parole, mi sono spaventato. Se un’amministrazione ha questo obiettivo, allora ben poco si vedrà per Pagani. Si potrebbe pensare all’ordinario e alle piccole cose ma nemmeno ciò avviene”.
Nel Suo programma elettorale, il verde pubblico aveva un ruolo importante. In tal senso, qual è la situazione in città?
“Quando si parla di verde pubblico se ne parla in senso lato. La manutenzione del verde rientra nella questione dell’igiene urbana. Poi c’è il verde ornamentale: la gestione di piazze e parchi. Quest’ultimo aspetto è quello che dà una foto della nostra città. Tali luoghi sono abbandonati, non ci sono interventi se non sporadici e quando c’è una forte lamentela da parte della popolazione. Abbiamo delle piazze dove non avviene alcun intervento serio ed efficace di pulizia. Le aree all’aperto potevano essere destinate a trascorrere del tempo, ma questa amministrazione si è trovata impreparata nel periodo della pandemia e lo è adesso. Posso fare un esempio: durante i festeggiamenti del patrono Santo Alfonso, la piazza centrale non è stata interessata da pulizia o da sanificazione. Un luogo dove sono state presenti migliaia di persone. Non so se è incapacità o disattenzione”.
Altro tema importante è la sicurezza…
“Premetto che le forze dell’ordine stanno portando avanti azioni molto importanti a volte anche al di là dei propri mezzi. Il Comune però qualcosa può farla in termini di sicurezza. Può rendere una città vivibile ove non si verifichino delle situazioni tipo il mancato rispetto delle norme comunali. Cose semplici e anche banali, ma che risultano importanti. Dovrebbe farlo Palazzo di Città affinché si rispettino quelle regole che vengono lanciate con grandi proclami ma senza poi essere attuate”.
A settembre si voterà per il rinnovo del Parlamento. Quale è il Suo pensiero?
“Credo che oggi un cittadino possa avere attraverso il politico del territorio, come il sindaco, verso quello che può essere un indirizzo di voto. Anche su questo si capisce davvero poco perché una parte della maggioranza ha cambiato casacca passando da destra a sinistra senza alcun tipo di problema. Esponenti di destra, oggi in maggioranza, si sono tesserati con partiti di sinistra perché lì c’era la possibilità di ottenere qualcosa. Sarebbe da capire come si posizionerà questa amministrazione nella geografia delle prossime elezioni. Il sindaco ha detto la sua qualche giorno fa, ma le parole erano leggermente incomprensibili, anzi sembrerebbe che si sia data un’indicazione al non voto. Nata come un’amministrazione civica, quella di De Prisco non lo è più proprio a causa di questi fenomeni. Quindi il voto dell’elettore è stato di fatto tradito”.
Quali sono le aspettative da cittadino e da politico per l’Agro Nocerino Sarnese per il post voto?
“L’elezione di un nome che tenga presente le problematiche del territorio e che dia il giusto slancio per il rilancio. Le personalità sono tante e si deve individuare la persona giusta. Negli anni, questo comprensorio ha perso tanti, troppo giovani. Qualcosa per cambiare rotta si può e si deve fare”.
A tale proposito, sarà impegnato nella prossima campagna elettorale?
“Come sempre sosterrò l’area politica che mi ha permesso prima di essere candidato e poi di essere eletto consigliere comunale. Sarà una bella sfida sicuramente ed io non posso rimanere a guardare”.