di Monica De Santis
“Siamo arrivati al limite. Avevamo già gravi problemi economici, ma ora si sono ulteriolmente aggravati”. A parlare è il professor Nicola Oddati, presidente dell’associazione Parco Della Memoria Campania che gestisce il Museo dello Sbarco… “La comunità ebraica che ci aveva dato in comodato il vagone si è ripresa il vagone, ma ci ha lasciato i binari. La Regione, a questo punto ci ha intimato di toglierli perchè quello spazio lo vogliono asfaltare. E per toglierli dobbiamo pagare oltre 3mila e 500 euro che non abbiamo. Noi con la chiusura delle scuole per la pandemia, abbiamo esaurito tutti i nostri entroiti e non riusciamo neanche a pagare il fitto dei locali alla Regione. Quindi come potremmo mai pagare altri 3mila e 500 euro? Ma non è tutto. ad oggi, nonostante i visitatori stanno tornando, noi dobbiamo stare chiusi, perchè non abbiamo i fondi per pagare qualcuno che mantenga aperta la struttura. Nessuno ci ha mai dato un finanziamento pubblico. Abbiamo fatto cinque anni fa la domanda per diventare museo regionale, il decreto ci è stato fatto, questo era stato poi mandato alla presidenza della Regione Campania, affinchè passasse in giunta come atto dovuto, solo per una verifica finale. Ebbene questo non è mai accaduto. Il decreto è bloccato e quindi noi non possiamo neanche ottenere i fondi regionali destinati ai musei”. Oddati poi parla delle offerte avute da altri sindaci… “Ci sono diversi sindaci che ci hanno offerto ospitalità. Stiamo valutando l’ipotesi di trasferire il Museo in un’altra città, visto che in questa città non siamo ben visti, ben voluti. Ovviamente la nostra speranza è che si possa in tempi brevi trovare una soluzione per farci rimanere a Salerno, in caso contrario dobbiamo per forza andare via. Al momento abbiamo una settimana di tempo per trovare i soldi per togliere i binari come richiesto dalla Regione”.
Claudia Pecoraro: “Dobbiamo trovare i fondi”
“Lo sbarco degli Alleati, Salerno capitale d’Italia, città in cui è nata l’idea della Costituzione della Repubblica Italiana, dovrebbero essere motivo di vanto, non di cieca dimenticanza. – dice la consigliera Claudia Pecoraro – Questo territorio, non può permettersi di perdere tutto ciò, soprattutto in questo momento storico, in cui si sta lavorando all’implementazione del comparto turismo anche attraverso la riattivazione della rotta crocieristica: significherebbe dimenticare volutamente cosa ha rappresentato la nostra città durante la seconda guerra mondiale e nel dopoguerra. Cosa vogliamo offrire ai turisti oltre alle visite guiadate ai parcheggi di Piazza della Libertà? Cosa vogliamo lasciare ai nostri figli? In che modo si preserva il patrimonio storico? Il trasferimento della struttura in un altro comune sarebbe una sconfitta per tutti. Il presidente dell’Associazione Parco Memoria della Campania che gestisce il Museo, il professor Oddati, è memoria storica di questa città, e per decenni ha messo a disposizione della cittadinanza e delle nuove generazioni la sua conoscenza, con enorme generosità e per lo spirito divulgatore di cultura che lo muove. Gli ho già assicurato il mio impegno ed il mio sostegno, come cittadina e come politica. Porterò in Commissione Consiliare Annona e Turismo la tematica al fine di trovare strategie che consentano il reperimento dei fondi per assicurare il mantenimento in vita di questo baluardo della memoria”.