di Monica De Santis
Guardare all’agro nocerino sarnese come ad un’unica città e non ad un insieme di tanti piccoli e grandi comuni. E’ questo il tema che è stato affrontato ieri mattina a Palazzo di Città a Nocera Inferiore nel corso dell’incontro voluto dal sindaco Manlio Torquato, con i sindaci degli altri comuni del territorio ed il sindaco di Cava de’ Tirreni. Una nuova visione per lo sviluppo territoriale, che porti ad un confronto costante e diretto i sindaci dei comuni coinvolti e che punti a sfruttare al meglio i fondi in arrivo dal Recovery Fund. Ma non solo, l’unione dei comuni potrebbe significare anche l’occasione di intercettare altri fondi e partecipare a bandi regionali, nazionali ed europei sempre nell’ottica dell’interesse dello sviluppo di tutto un territorio che da Cava de’ Tirreni arriva fino a Scafati. “I singoli comuni possono partecipare in proprio, e noi comune di Nocera Inferiore – ha spiegato il sindaco Manlio Torquato – lo stiamo facendo e lasceremo in eredità all’amministrazione che verrà un importante pacchetto di accesso a finanziamenti di riqualificazione territoriale e sviluppo territoriale. Per cui ci sarà una vera e propria ripartenza e questo è importante per chi verrà a gestire queste risorse fondamentali. Quindi dopo l’azione lunga, faticosa di risanamento finanziario che abbiamo condotto in questo decennio, possiamo dire di lasciare chiavi in mano un comune riordinato e riorganizzato e con la possibilità concreta di risorse di attivare una fase lunga di sviluppo. E poi pensiamo alla necessità, oltre che ogni singolo comune si doti di questo, e molti comuni come Cava, Scafati, Angri lo stanno già facendo di sviluppare delle azioni comuni che guardino allo sviluppo territoriale. – prosegue ancora il primo cittadino di Nocera Inferiore – Quando parliamo di mobilità e trasporti parliamo di agro nocerino, non solo del piano urbano del traffico di Nocera, quando parliamo di ambiente parliamo di questo e delle politiche di bonifica ambientale dell’agro nocerino, non soltanto del tratto di fiume di Nocera se poi arriva l’inquinamento a monte di Nocera. Quando parliamo di sanità, parliamo di Nocera, di Scafati, di Sarno, di Cava, benchè quest’ultima faccia parte di altro comparto ospedaliero, ma la sua utenza arriva in massa da noi. “E quindi abbiamo stabilito insieme come comuni, nell’ambito della conferenza dei comuni dell’agro nocerino e della valle del Sarno di avviare un confronto immediato con tutti quegli organismi che hanno competenza normativa a poter incidere sul nostro territorio. – conclude Manlio Torquato – Per esempio per la sanità c’è la Regione e l’azienda sanitaria, per i piani di mobilità e trasporto c’è la Regione e in parte la Provincia, per le gestioni ambientali c’è l’Eda rifiuti, per quanto riguarda le tematiche di bonifiche ambientali c’è il consorzio di bacino, per quanto riguarda le politiche monumentali o culturali c’è la sovrintendenza o il Ministero, rispetto a questa ragiera di soggetti di intervento i comuni costituendo uno strumento agile e quindi non una sovrastruttura che è un luogo di confronto e di ricognizione cioè l’esame degli atti che stiamo producendo per proporci e per candidarci ai finanziamenti in questione interloquiranno direttamente con questi organismi per chiedere qual è lo stato dell’arte, quali progetti portano avanti essi, quali candidano, nell’interesse comune dell’agro nocerino”