Saluta così come si è presentato, il cortometraggio diretto da Luigi Di Domenico: vincendo un premio. Dopo 35 tra riconoscimenti e selezioni nazionali e internazionali, conquistati meritatamente dal 2018, Martino si aggiudica anche il Premio Miglior Attore al Flandart Cinefestival, consegnato al poliedrico Danilo Napoli, che interpreta egregiamente il tormentato protagonista scritto da Di Domenico. Martino Santoro è un ragazzo di 17 anni costretto a confrontarsi con l’ennesimo assistente sociale di turno. Il suo passato, oscuro e travagliato, gli impedisce di vivere il presente e di immaginarsi un futuro. Un futuro, forse, già scritto da quando è nato. “Ricevere un premio è sempre gratificante, soprattutto per un personaggio che parla un dialetto differente da quello parlato in loco (il veneto) e così distante culturalmente e socialmente.” commenta l’attore, “Significa che Martino è entrato nelle ossa dei giurati e che il nostro lavoro parlava un linguaggio universale, in grado di empatizzare con tutti. Era esattamente ciò che volevamo. Voglio dire grazie alla giuria di Filandart per avermi preferito e avermi dato una gioia così grande. Ne avevo bisogno, dopo un anno e mezzo di chiusure e deserto artistico. Ora non ci resta che guardare avanti.” Il denso programma, sviluppatosi in un arco di sei giorni a Sovizzo (VI), ha visto la proiezione del corto vincitore mercoledì 6 ottobre. Filandart Fondazione Socioculturale con Cinefestival propone la promozione della cultura e della tecnica cinematografica attraverso i nuovi linguaggi, la riflessione culturale e critica sui grandi temi della vita, del lavoro e dell’arte, l’incentivazione all’iniziativa di esordienti nel campo della produzione di audiovisivi di qualità. In particolare tale iniziativa si propone di incoraggiare e promuovere il confronto con il linguaggio cinematografico, opere documentaristiche, di finzione, animazione, tradizionali o sperimentali. Un’uscita di scena di gran classe per il pluripremiato lavoro. Ad annunciarne il ritiro dai festival è stato proprio il regista: “Sono molto felice che “Martino” abbia avuto questo riconoscimento, per due motivi: il primo è perché questo è l’ultimo festival a cui parteciperà il film, ormai ha terminato il suo ciclo festivaliero e uscire di scena portandoci a casa un premio ci fa chiudere in bellezza questa bellissima avventura a cui devo tantissimo e, in qualche modo, sancisce la qualità del lavoro che tutta la squadra ha fatto; il secondo motivo è perché Danilo se lo merita. Abbiamo lavorato molto sulla costruzione di questo personaggio e lui è riuscito a far trasparire un’anima “onesta”, che ha permesso al pubblico di provare empatia con quel “ragazzaccio”” C&S
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