di Erika Noschese
Nove candidati sindaci, 31 elettori, 985 candidati. Alle 7 di questa mattina si accenderanno le luci nei 32 seggi disponibili e 112.319 elettori saranno chiamati al voto per il rinnovo delle cariche a Palazzo di Città, suddivisi tra le 152 sezioni, di cui due ospedaliere. Dei cittadini elettori 52.724 sono maschi mentre 59.595 sono femmine. Il primo cittadino uscente, Vincenzo Napoli cerca la riconferma, con nove liste a suo sostegno: Progressisti per Salerno, Campania Libera e Salerno per i giovani, di stampo deluchiano; ci sono poi il Psi, Salerno con Voi, Popolari e Moderati, Europa Verde, Per Salerno, Centro Democratico-Salerno Viva. Cinque anni fa, Napoli ha ottenuto la vittoria con il 70,5% dei consensi e sei liste a sostegno confermando la forza delle tre deluchiane. Alle elezioni del 2016, dei 114mila 830 elettori, 78mila 554 si recarono alle urne (68,41%). Oggi, il sindaco uscente sa di non poter puntare sulla maggioranza bulgara. Ad oggi, infatti, non si esclude l’ipotesi ballottaggio. Il più quotato per trascinare Napoli al secondo turno è l’avvocato Michele Sarno, candidato sindaco civico che ha ottenuto il sostegno della coalizione di centrodestra. Al suo fianco ci sono infatti Rinascita, la sua lista di riferimento; Diversi ma Uguali, la lista più significativa perché tenta di portare a Palazzo di Città anche la diversità; Io sono salernitano, composto prettamente da giovani; Forza Italia-Udc-Nuovo Psi, Fratelli d’Italia e Prima Salerno, la civica della Lega. In corsa per la fascia tricolore anche la dirigente scolastica dell’Alfano I, Elisabetta Barone, sostenuta dalle sei liste civiche Oltre, Davvero, Salerno in Comune, Salerno Città Aperta, Semplice Salerno – Primavera Salernitana, Waves e dal Movimento 5 Stelle. E proprio i pentastellati, in questa tornata elettorale, hanno vissuto una frammentazione interna: la base, ovvero il Meet Up ha deciso di sostenere la candidata sindaca Simona Libera Scocozza che conta anche sul sostegno di Terra Libera, la civica di Rifondazione Comunista; prova a conquistare lo scranno più alto a Palazzo di Città anche Antonio Cammarota, presidente della commissione Trasparenza e candidato di stampo civico che tre liste a suo sostegno, ovvero La Nostra Libertà, La Città del Mare e Noi Salerno. Una lista civica anche per Gianpaolo Lambiase, consigliere uscente in campo con Salerno di Tutti; Mobilitiamoci Insieme è invece la civica di Maurizio Basso, il primo ad annunciare la sua candidatura a sindaco. Tenta di entrare in consiglio comunale, invece, Oreste Agosto, candidato sindaco sostenuto da I Figli delle Chiancarelle che proprio nei giorni scorsi hanno annunciato che, in caso di sconfitta, chiuderanno definitivamente il loro gruppo facebook, seguito da oltre 17mila salernitani. Lotta di civiltà, invece, per Anna Maria Minotti, candidata sindaca di Abilitiamo l’autismo h24, la civica che mira a riportare al centro dell’agenda politica la disabilità. Anche per questa tornata elettorale non sono mancati i big della politica. Protagonista indiscusso resta ancora una volta il governatore Vincenzo De Luca che ha chiuso la campagna elettorale di Napoli; per la Barone, re indiscusso della piazza è stato invece Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, il sottosegretario all’Interno Carlo Sibilia e il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e, da remoto, il ministro della Salute Roberto Speranza. Per Sarno sono giunti invece Matteo Salvini, leader della Lega; Giorgia Meloni, leader di FdI e Mara Carfagna di FI. Tanti, invece, i leader del centrosinistra, per il Partito Democratico (che non presenta il proprio simbolo), sono arrivati a Salerno, in sostegno di Napoli, il ministro della Cultura Dario Franceschini, le capogruppo alla Camera e al Senato Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, l’ex ministro Francesco Boccia, oggi responsabile Enti locali del Pd; per Italia Viva, il coordinatore nazionale del partito e vicepresidente della Camera, Ettore Rosato; per il Partito Socialista, non ha fatto mancare il proprio supporto il segretario nazionale, Enzo Maraio. Ora, il dado è tratto: fino alle 15 di lunedì gli aventi diritto potranno recarsi al proprio seggio elettorale per esprimere la loro preferenza per il candidato sindaco e i candidati al consiglio comunale, un uomo e una donna, appartenenti alla stessa lista. Solo dopo le elezioni di voto inierà lo spoglio elettorale e, nella tarda serata di lunedì si avrà un quadro più chiaro della situazione: per Napoli vittoria al primo turno o ballottaggio? Lo scoprireremo solo domani tarda serata.