“Sono orgogliosa, innanzitutto, di mio figlio, di mio marito e di mio fratello perchè anni fa, a dispetto di tutto e tutti, hanno portato a termine un grande progetto, raggiungendo un traguardo meritatissimo per la Salernitana e per la città di Salerno”. Lo ha dichiarato Cristina Mezzaroma, moglie di Claudio Lotito all’indomani della vittoria dei granata, in serie A dopo un’attesa lunga 23 anni. “Una città che avrà sempre un posto nel mio cuore non tanto dal punto di vista calcistico, perchè non me ne intendo molto, ma da quello umano. Gente solare, accogliente, piena di allegria e capace di far provare grandissime emozioni – ha aggiunto Mezzaroma – Un po’ di tristezza c’è perchè, a questo punto, questa società portata alla massima divisione dalla mia famiglia dovrà passare la mano. Mi auguro che la nuova proprietà la sappia curare, gestire e amare, proprio come l’ha amata la mia famiglia. Auguro tutto il meglio alla Salernitana sempre e comunque affettuosamente. Conserverò per sempre la mia collezione di cavallucci”. La Mezzaroma ha sottolineato che nonostante le difficoltà “rimangono i bei ricordi”, evidenziando anche il traguardo raggiunto dalla squadra e dalla società: “meritatissimo per la città, gente solare, accogliente, piena di allegria e capace di far provare grandissime emozioni”. Felice ed emozionato anche Enrico Lotito, figlio di Claudio che ha ringraziato la squadra, dedicando la promozione anche al giovane tifoso deceduto nella serata di ieri e ha sottolineato l’importanza di Angelo Fabiani per il raggiungimento del traguardo. Lotito e Mezzaroma avevano rilevato la Salernitana quando fu rifondata dopo il fallimento nel 2011: all’epoca era nei dilettanti e per questo non scattò la tagliola della proprietà di un solo club professionistico per il presidente della Lazio. La società è divisa esattamente al 50%: metà è in mano alla Morgenstern, società riconducibile a Mezzaroma e sua sorella Cristina, moglie di Lotito; l’altra metà è della Omnia Service, controllata dal figlio Enrico Lotito. Al di là dei tecnicismi, il club campano è stato sempre considerato società una società satellite di Lotito, a cui i tifosi granata rimproverano di privilegiare l’interesse per la Lazio. Una soluzione potrebbe essere la creazione di un trust con l’ingresso di un fondo nel capitale della Salernitana. E c’è chi azzarda persino una mossa a sorpresa sul fronte Lazio: il club biancoceleste è quotato in Borsa e ha una struttura particolare, il 67% è diviso fra tre società (Snam Lazio Sud, Linda e Bona Dea) che detengono il controllo attraverso un altro soggetto e nessuna di loro ha partecipazioni nella Salernitana (di cui peraltro neppure Lotito padre è azionista). Per il futuro, comunque, la Figc ha reso ancor più rigide le proprie norme nell’ultimo Consiglio, proprio per evcitare nuovi casi Lotito: da luglio chi è proprietario di un club professionistico non potrà averne un altro neanche nei dilettanti, tranne i casi già esistenti che avranno una deroga.
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