di Red.Cro.
L’inchiesta sulle presunte false attestazioni per entrare in graduatoria per il personale scolastico Ata e scavalcare i più accreditati si tinge di inaspettati retroscena. A segnalare per primi una anomalia nelle graduatoria pare sia stata una scuola della Toscana seguita a ruota da istituti scolastici di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto. Il dubbio sollevato direttamente al Ministero da parte dei dirigenti scolastici riguarderebbe la presenza massiccia di cittadini e cittadine provenienti dalla Provincia di Napoli e Salerno e in quest’ultima una grossa fetta concentrata principalmente nel comune di Siano. Sembra che proprio a Siano ci sia una altissima percentuale di bidelli e applicati di segreteria rispetto alla popolazione residente. Una concentrazione forse la più alta d’Italia. Il passo da Siano a Castel San Giorgio è breve come pure Pagani, un territorio che non è nuovo a registrare fenomeni di questo tipo. Tra gli indagati, infatti, figurano anche due nipoti di un noto boss che fece le sue fortune in Calabria e che aveva radici proprio a Castel San Giorgio.
Tornando all’inchiesta che mercoledì ha visto scattare le perquisizioni e che al momento contra tra gli indagati Salvatore Ammaturo, Luigi Liguori, Virginio Liguori, Rosa Abbatiello, Matteo Sorrentino (noto come Pasqualino) e Giovanni De Caro, non si esclude che il numero delle persone coinvolte aumenti a dismisura. Nella vicenda, infatti, oltre a chi preparava i documenti andrebbero inseriti anche i beneficiari della vicenda in quanto la consegna dei falsi documenti sarebbe avvenuta a titolo personale e chi consegnava documenti che ben sapeva erano falsi, sapeva bene che stava truffando la pubblica amministrazione. Se l’ipotesi sulla quale si sta lavorando reggesse alla prova dei fatti, l’inchiesta rischia di diventare una maxi operazione con migliaia e migliaia di indagati e con retroscena inimmaginabili e personaggi insospettabili.
A Castel San Giorgio oltretutto, questa vicenda si innesta su un’altra in via di accertamento e che riguarda il servizio civile. Su questa storia, però, in Procura vige il più assoluto riserbo. Una parte della vicenda, infatti riguarderebbe un’associazione ufficialmente con sede a Salerno, ma i cui giovani stranamente presterebbero servizio a Castel San Giorgio. La stessa vicenda che ha già visto aprire uno squarcio mesi fa a Pagani e in qualche altro comune dell’Agro nocerino.
La Procura di via Falcone che ha ordinato le perquisizioni effettuate mercoledì scorso pare vada convincendosi che la centrale dell’intera operazione tesa a garantire supplenze nel personale Ata delle scuole sia tra Siano e Castel San Giorgio. Nel mirino anche le graduatorie sulla base delle quali sono migliaia le persone che stanno già lavorando da tempo sparse in tutta Italia, ma prevalentemente concentrate tra Emilia Romagna, Toscana, Lombardia e Veneto. Qualche gola profonda pare abbia già raccontato alla guardia di finanza come avvenivano le cose e chi erano le persone che facevano da tramite tra i falsari e i beneficiari che aspiravano al posto di lavoro sicuro. Nei prossimi giorni ulteriori sviluppi.
Claudio Pepe