di Aniello Palumbo
“C’è la necessità che incarichi di alta discrezionalità, come il lavoro del giudice, siano affidati a persone di equilibrio, buon senso, prudenza e accortezza, perché non c’è modo peggiore di fare il giudice che prendere decisioni attenendosi prettamente al dettato normativo. Il giudice Fabio Bernardini, protagonista del mio libro, esamina la vicenda giudiziaria raccontata, da ogni prospettiva e angolo visuale, mettendosi dall’altra parte: quella dell’imputato, perché per giudicare bene, è necessaria la giusta combinazione tra una corretta e mai stravolta applicazione del diritto, e la giusta conoscenza della natura umana. Fare il giudice è un mestiere difficile. Il giudice ha un approccio con la sofferenza delle persone: è giudice dell’essere, delle emozioni”. A raccontare la sua visione del mondo della giustizia è stato il giudice Roberto Ricciardi, Magistrato da oltre trent’anni, attualmente in servizio presso la Sezione Fallimentare del Tribunale di Salerno, che ha presentato il suo libro: “L’uomo che faceva volare i gabbiani” edito da “Gutenberg Edizioni”, al Grand Hotel Salerno, durante la conviviale rotariana organizzata dal presidente del Club Rotary Salerno Est, l’avvocato Carmine Napoli, che ha letto il ricco curriculum del giudice Ricciardi che ha raccontato la trama del suo romanzo noir ambientato a Salerno:” Una ragazzina di 11 anni, di buona famiglia, viene rapita. Ad indagare sul sequestro è il sostituto Procuratore Bernardini che nel libro, ricco di riferimenti letterari e musicali, stimola anche alcune riflessioni sulla giustizia, sul perseguire veri, o presunti, ideali di giustizia e sulle grandi disparità economiche e sociali tra paesi ricchi e poveri”. Il ricavato della vendita del libro è devoluto in beneficenza, a favore dell’associazione ”Noi insieme per la famiglia”, che aiuta le famiglie in difficoltà. Ad impreziosire la serata sono stati il noto musicista, cantante e attore salernitano Marino Cogliani e l’attore Dario Avagliano che, in modo ironico e divertente, hanno raccontato di una conferenza, descritta nel libro, tenuta dal giudice Bernardini al Casino Sociale di Salerno, sugli aspetti comici del diritto:” Ci sono alcune norme del Codice del 1942 che oggi fanno davvero sorridere e che lo Stato ha deciso di abolire solo alle soglie del duemila, come quella dei rami pendenti, che sporgono sul fondo confinante o quella del pignoramento di un baco da seta o quella dello sciame d’api che consente al proprietario di uno sciame d’api di rincorrerlo anche su terreno altrui, o quelle che regolavano il duello”. Cogliani ha anche interpretato alcuni brani musicali tra i quali “Il Gorilla” di Fabrizio De Andrè, e altri brani classici della Canzone Napoletana cantati insieme all’avvocato Enrico Siniscalchi, socio del Club, coinvolto da Marino Cogliani anche in alcune simpatiche e divertenti macchiette di canzoni umoristiche napoletane e non solo.