SCAFATI/ANGRI/SAN MARZANO. Ancora allagate alcune frazioni di Scafati, Angri e San Marzano sul Sarno. I danni delle forti piogge dei giorni scorsi e il conseguente straripamento del fiume Sarno sono notevoli e occorerà almeno una settimana per il ritorno alla normalità. A renderlo noto è stato, ieri mattina, l’assessore alla Protezione civile della Regione Campania, Edoardo Cosenza. Ma i porsismi giorni non lasciano ben sperare. «Il nuovo peggioramento delle condizioni meteo che è previsto a partire da domani sera -questa sera, per chi legge- fa salire l’attenzione anche nell’area del bacino idrografico del Sarno», ha aggiunto Cosenza. L’assessore ricorda poi che: «E’ben noto che tale zona, intensamente antropizzata, è abitualmente interessata da vasti fenomeni di allagamento, anche per i problemi di inadeguatezza infrastrutturale. In particolare, le piogge dei giorni scorsi, hanno determinato, in prossimità degli attraversamenti di via Marconi sul fiume Sarno e sull’Alveo Comune Nocerino, nel territorio di San Marzano Sul Sarno, l’allagamento di vaste aree agricole, di strade e di case sparse anche nei comuni limitrofi di Angri e Scafati. Siamo intervenuti, anche stavolta, con i volontari del sistema regionale di Protezione civile insieme con gli operatori del Consorzio di Bonifica. Ma si è trattato di un’azione-tampone. Per evitare nuove esondazioni e allagamenti è necessario attuare gli interventi previsti dal Grande progetto Sarno, capaci di risolvere in maniera definitiva e strutturale il problema che riguarda tutti i comuni del bacino. Il grande progetto è stato definitivamente approvato da Bruxelles. I finanziamenti per terminare i lavori previsti per il disinquinamento del fiume ci sono tutti. Non ci sono più scuse, la sicurezzadei cittadini non può aspettare. Andremo avanti con la massima risolutezza. Nei prossimi anni vogliamo un fiume disinquinato e sicuro». L’area in questione è ciclicamente colpita da alluvioni, esondazioni del sarno sia per la mancanza di fogne sia per una pessima reggimentazione delle acque. Interventi per la riduzione del rischio sono importanti e non più differibili, a patto che non si cementifichi l’intero Agro nocerino sarnese con opere faraoniche che, nel tempo, costeranno anche per la loro manutenzione.
Gennaro Avagnano