Agropoli: lavori di abbattimento barriere a rilento - Le Cronache
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Agropoli: lavori di abbattimento barriere a rilento

Agropoli: lavori di abbattimento barriere a rilento

«Si sta lavorando al programmato abbattimento delle barriere architettoniche in prossimità di attraversamenti pedonali dislocati sul territorio. Gli attraversamenti pedonali rialzati sono stati collocati dove erano già presenti gli attraversamenti pedonali verniciati sull’asfalto; pertanto i lavori di adeguamento delle rampe vanno ad adeguare anche delle situazioni preesistenti». Era il 13 novembre del 2023 quando il comune di Agropoli, guidato dal sindaco Roberto Antonio Mutalipassi, scriveva con orgoglio sui social queste parole.

Da allora, cosa è stato fatto? Poco o nulla. Il tutto, come sempre, nel più totale disprezzo e disinteresse dei cittadini disabili che sono costretti su una sedia a rotelle o di coloro i quali hanno problemi alla deambulazione. Dopo oltre due mesi dall’annuncio trionfale, elemento che in effetti è diventato un marchio di fabbrica dell’amministrazione agropolese, gran parte degli attraversamenti pedonali rialzati non ha ancora la giusta rampa che permetterebbe a tutti i cittadini un eguale possibilità di vivere la città, cosa che sarebbe anche garantita dalla Costituzione, ma evidentemente ad Agropoli amministratore e dirigenti della polizia locale sono all’oscuro di ciò. Il comune e il comando dei caschi bianchi, che ricordiamo è guidata dal comandante Antonio Rinaldi e dalla capitano Valentina Nastari che è anche la moglie del presidente del consiglio comunale ed esponente cittadino del Partito Socialista Italiano Franco Di Biasi, sanno bene che le strutture non sono a norma altrimenti non avrebbero annunciato i lavori.

Nonostante ciò, ma la cosa non sorprende, gli interventi vanno a rilento. Dal novembre scorso sono rari i casi in cui le barriere sono state abbattute e solo in questi giorni, dopo tante denunzie, pare che qualcosa si stia muovendo. Ovviamente si è fuori tempo massimo e la speranza è che, qualora gli interventi dovessero concludersi, non ci saranno sorrisi ed inaugurazioni. Non più, almeno.