Aggressione all’ex patron della Cavese Antonio Della Monica, diventa definitiva la condanna a carico di Francesco Apicella che dovrà scontare 3 anni e 4 mesi di reclusione dopo la riduzione in Appello di due anni rispetto al giudizio di primo grado quando fu condannato insieme ad atri due complici (ora ai servizi sociali) difesi da Benedetta Falci. Lo ha deciso la Corte di Cassazione dichiarando inammissibile il ricorso presentato dal legale Pierluigi Spadafora confermando quindi il giudizio di secondo grado. Le accuse nei suoi confronti erano di lesioni personali aggravate e tentata estorsione aggravata in concorso. I fatti nel 2019 con arresti arrivati 5 mesi dopo. Una quarta persona, socio di Della Monica, era invece interessato ad un immobile. La ragione dell’aggressione fu proprio quella di farlo desistere da quell’acquisto. Apicella era ritenuto il mandante del pestaggio mentre due fratelli condannati (ora all’affidamento in prova) sarebbero stati gli esecutori materiali dell’aggressione ai danni di Antonio Della Monica e di altre due persone che, in quel pomeriggio, si erano recati in corso Mazzini per valutare un palazzo messo in vendita dai proprietari che risiedono al nord e di cui era interessato proprio un socio di Della Monica. Il pestaggio si consumò intorno alle 15, quando in corso Mazzini si ritrovarono Della Monica, un agente immobiliare ed un funzionario di banca. Una volta entrati nel palazzo, i tre furono accerchiati da almeno sei persone, alcune a volto coperto e altre no. Le vittime riuscirono a fuggire con non poca facilità, prima di essere soccorsi in ospedale e poi essere interrogati dai carabinieri. Nel palazzo in vendita c’era uno studio messo su accuse – avrebbe irritato Apicella. che, per timore di non concludere l’affare per sé, avrebbe pensato all’aggressione proprio da Apicella, il quale era a sua volta interessato all’acquisto dell’immobile, conteso anche da altre persone, tra cui l’amico di Della Monica. L’interessamento di altri – stando alle accuse – avrebbe irritato Apicella. che, per timore di non concludere l’affare per sé, avrebbe pensato all’aggressione a Della Monica e ai suoi accompagnatori. Ora la condanna finale per Apicella e messa alla prova per i due fratelli.
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