Io donna, la creatura da proteggere: ecco il medioevo italiano - Le Cronache
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Io donna, la creatura da proteggere: ecco il medioevo italiano

Io donna, la creatura da proteggere: ecco il medioevo italiano

Nel medioevo la donna era considerata una creatura da proteggere cioè incapace di pensare e di agire ma capace di accudire la famiglia;
questo accadeva nei ceti bassi, tra la nobiltà, invece, la donna intratteneva gli ospiti mentre la politica le era reclusa basti pensare al trono reale trono che spettava solo agli uomini.
Tutt’oggi le donne vengono ancora discriminate, ma fortunatamente molte cose sono cambiate, infatti abbiamo acquisito il diritto al voto e il diritto al lavoro.
Detto questo posso asserire che qualunque sia il periodo storico trattato, la donna viene sempre e ancora discriminata. Figura a volte nascosta e oscurata ma sempre presente, decisivo il cammino della donna nella storia, anche se irto di ostacoli e pregiudizi.
Alla donna delle caverne è subentrata la donna dei bottoni ossia la donna al comando, cito la Giorgia Meloni, Tina Anselmi, Rita Levi Montalcini ecc. Nella civiltà arcaica era potentissimo il matriarcato, mentre nella Grecia, considerata la culla della cultura, per i filosofi, il ruolo della donna cambia radicalmente ….la donna diventa ignorante ossia un essere inferiore soggetto alla tutela degli uomini: per Platone e Aristotele difettosa e incompleta. Nel medioevo, poi, viene vista come angelo spirituale o angelo maligno ossia poteva incarnare il bene oppure il male. Ancora nel 1600 continuano queste paure, infatti tutte le donne che si ribellavano al potere dell’uomo finivano o sul rogo o in convento; solo verso la fine del 1800 la donna torna alla ribalta come persona capace di pensare e di lavorare. Comincia così, lentamente, una lunga e difficile ascesa della donna verso l’affermazione dei suoi diritti-doveri; l’affermazione della donna nel mondo del lavoro, della scienza, della politica, della famiglia non è stata e non è ancora affermata del tutto perché la società e in particolare la parte maschile, gli uomini non accettano di buon grado questa evoluzione e la donna subirà ancora ingiustizie atroci: la cronaca nazionale e mondiale, ogni giorno denuncia misfatti , maltrattamenti, assassini di donne. L’uomo, purtroppo, è nemico di questa nuova donna; la donna di oggi anche se subisce, oppressioni ancora reminiscenze del passato, comunque è proiettata verso un futuro di autonomia e libertà.
Lilla Bottiglieri Gruppo scuola maestri del lavoro consolato Salerno