D'Angelo: «Rapporto tra medici e pazienti, punto più basso ma capovolgere situazione» - Le Cronache
Salerno

D’Angelo: «Rapporto tra medici e pazienti, punto più basso ma capovolgere situazione»

D’Angelo: «Rapporto tra medici e pazienti, punto più basso ma capovolgere situazione»

«Siamo al punto più basso nel rapporto tra medico e paziente, ma dateci i mezzi e capovolgeremo la situazione». Lo ha dichiarato il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno dottor Giovanni D’Angelo questa mattina al St. Joseph Resort di Salerno, durante l’annuale assemblea per gli oltre ottomila iscritti e il voto del bilancio di previsione e di chiusura dell’anno precedente. Il voto è stato unanime prima del discorso del Presidente sul nodo che stringe il sistema sanitario nelle disparità di finanziamenti tra Nord e Sud, provocando, tra l’altro, incomprensioni e crescenti violenze in corsia. Dopo il voto la cerimonia di consegna di circa 350 pergamene e loghi d’oro ai medici che hanno raggiunto i 40, 50, 60 anni dalla laurea, ha visto la partecipazione di quasi tutti i designati. «È un momento che avviene ogni anno ed è un momento importante perché si discute insieme ai colleghi quella che è stata la gestione economica finanziaria dell’ordine nell’anno precedente e si imposta quella per il futuro. La parte più importante di questa giornata è quella delle donazione del logo d’oro a chi raggiunge i 40, i 50 o i 60 anni di iscrizione – ha aggiunto il presidente D’Angelo – È un momento toccante, come lo è quello del ricordo dei colleghi deceduti. È un evento che in qualche modo rappresenta una tappa importante per l’Ordine anche perché permette di fare attraverso la gestione economica – finanziaria anche una analisi di quella che è la gestione vera e propria dell’Ordine nelle sue funzioni, nelle sue attribuzioni e nelle sue proposizioni per il futuro. Quindi penso che faccia parte integrante della gestione stessa».
Tra i premiati anche Pietro Iannicelli, pediatra che ha festeggiato i 60 anni dalla laurea in medicina: nel corso della vita professionale ha effettuato circa 4.000 guardie e decine di migliaia di visite a domicilio percorrendo la distanza record di 4 milioni di chilometri. «Sessant’anni sono un traguardo importante. Perché sono stati pieni di lavoro, un lavoro particolare verso l’ammalato. Lui è sacro. Aiutarlo è importante e bellissimo. Io da pediatra ho visto crescere tantissime generazioni di salernitani e non solo. Sono tanti i ricordi in questi anni. Tra essi non dimenticherò mai un aneddoto legato ad una bambina malata di meningite. Il giorno di capodanno fui chiamato per un’assistenza a questa bambina e mi resi conto subito che i segni clinici erano chiari. Fu ricoverata in pediatria e poi nel reparto infettivo – ha ricordato il dottor Iannicelli – Dopo alcuni giorni, fui chiamato in reparto perché la bambina era peggiorata. I familiari insistevano per portarla a casa e il sei di gennaio fui richiamato nella mia Auletta perché il quadro clinico era ulteriormente complicato. Per 28 giorni la curai. Guarì ed è diventata una professoressa per i bambini sordomuti, proprio sulla scosta di ciò che aveva passato». Tra i premiati anche il radiologo Achi Torre: «Negli anni la professione è cambiata molto: ci sono state delle acquisizioni scientifiche importantissime. Quando ho iniziato, si dovevano interpretare delle immagini affidandoci all’intuito o alla fantasia. Adesso invece sono subentrate metodiche incredibili che hanno rivoluzionato la storia della medicina e soprattutto la diagnostica per cui questo ha comportato un aumento della vita media perché con diagnosi più accurate e specifiche si è potuto fare terapie che a suo tempo non erano pensabili». Tanti i medici salernitani premiati ieri mattina, tra questi anche Guerino Caso, chirurgo maxillofacciale: «La cerimonia per me rappresenta una sorpresa perché questi quarant’anni sono volati come la nostra vita. È anche un traguardo e speriamo di andare avanti. È un modo per sancire una carriera, una vita professionale dedicata ai nostri pazienti. Ricordo il mio momento più difficile che è stato quello recente della pandemia in cui abbiamo dovuto combattere un nemico sconosciuto e trovare soluzioni che non avevamo». Intanto, ci pensa il tesoriere Elio Giusto a fare il punto della situazione sullo “stato di salute” dell’Ordine dei Medici: «L’ordine dei medici di Salerno sta bene: dal punto di vista economico le cose vanno molto bene, basi pensare che noi siamo riusciti a estinguere totalmente i debiti che avevamo quindi il locale in via Martiri Salernitani è completamente di nostra proprietà. Ciò grazie ad una gestione oculata delle risorse. La cassa è in attivo di 560mila euro quindi i fondi dell’ordine sono in deciso miglioramento rispetto agli scorsi anni. Grossa fetta sarà destinata alla comunicazione».