Commissione trasparenza e sindacati: cala il silenzio sul concorso dei vigili - Le Cronache
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Commissione trasparenza e sindacati: cala il silenzio sul concorso dei vigili

Commissione trasparenza e sindacati: cala il silenzio sul concorso dei vigili

di Erika Noschese
Il concorso per le progressioni verticali può essere annullato, nonostante la firma dei contratti, avvenuta nei giorni scorsi. A livello nazionale, infatti, ci sono già dei precedenti e per l’avanzamento di carriera, dopo la pronuncia del giudice, è stato necessario ripartire da zero. Nel capoluogo di provincia, infatti, diverse sono state le irregolarità riscontrate, a partire dalla presenza del comandante Rosario Battipaglia che ha presieduto la commissione del concorso per la valutazione dei partecipanti, pur essendo stato firmatario delle schede di valutazione periodica di tutti gli appartenenti al corpo della polizia municipale di Salerno. Proprio questo tema è stato affrontato dal vigile che, nei giorni scorsi, ha scritto ai suoi colleghi una lettera dai toni particolarmente duri, accusando le organizzazioni sindacali di aver voluto a tutti i costi il bando, senza scegliere lo scorrimento di graduatoria come avvenuto anche in altri comuni della provincia di Salerno. Lettera che ha tirato a galla tanti malumori, soprattutto tra gli agenti che hanno partecipato al concorso e che non hanno visto vincere la meritocrazia. Di fatti, negli altri comuni della provincia di Salerno a presiedere la commissione concorsuale altri comandanti di comuni limitrofi, come accaduto a Battipaglia e a Pontecagnano Faiano. Altra irregolarità riguarda proprio una delle partecipanti, risultata poi vincitrice: non avrebbe potuto partecipare al bando di gara in quanto componente del gruppo che ha partecipato alla preparazione del bando concorsuale. Al momento, nonostante un procedimento penale già avviato (uno dei partecipanti alla prova concorsuale avrebbe già agito per vie legali dopo il risultato degli accessi agli atti che avrebbe confermato la regolarità del concorso nonostante le tante evidenze pubbliche) a Palazzo di Città nessuno proferisce parola. Tanto la maggioranza quanto l’opposizione fa spallucce: il caso sarebbe stato affrontato in una delle commissioni, per volontà – a quanto emerso – di un consigliere di maggioranza ma, al momento, neanche la commissione Trasparenza sembra intenzionata ad approfondire per capire se vi sono stati realmente dei favoritismi e quali irregolarità sono state effettivamente riscontrate. A mettere la parola fine a questa querelle potrebbe essere il giudice anche perché, come già anticipato, ci sono stati già dei precedenti in tal senso e in un caso il concorso è stato annullato. Al momento, ad eccezione di uno dei candidati, sembra che nessuno voglia approfondire la questione tra il malcontento generale degli agenti che chiedono rispetto.