Alfieri contro i contestatori: “La democrazia fa rima con idiozia” - Le Cronache
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Alfieri contro i contestatori: “La democrazia fa rima con idiozia”

Alfieri contro i contestatori: “La democrazia fa rima con idiozia”

di Arturo Calabrese
Il progetto della bretella che dovrebbe sorgere tra Agropoli ed Eboli per collegare il Cilento con il resto del mondo in modo celere si trasforma in un vero e proprio scontro politico. Nella mattinata di ieri, l’Anas aveva organizzato un incontro presso il cineteatro Eduardo de Filippo ad Agropoli. Qui, si sarebbe dovuto tenere un dibattito democratico, e la democrazia è stata molto protagonista, al fine di esporre il progetto da parte di Autostrade ma anche per recepire i dubbi dei cittadini. Presente, ovviamente, il sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri che ha preso la parola e non si è limitato solo a dire la propria ma ha risposta in maniera bruta a chi mugugnava durante l’intervento. Tipico di Alfieri attaccare chi lo contesta o chi, in totale libertà, ha un pensiero diverso dal suo. È accaduto ad Agropoli durante la serata di chiusura dei comizi elettorali con la piazza che lo ha riempito di fischi, è accaduto nelle scorse settimane durante il consiglio comunale nella sua Capaccio quando ha invitato il presidente del consiglio “ad andare a zappare” perché “mi hai rotto le scatole”. Ieri, “l’esperto di clientele” (come lo ha definito il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nel famoso intervento meglio noto come quello delle fritture di pesce) ha usato un’espressione davvero poco felice. «La democrazia – dice un sindaco democraticamente eletto – fa rima con idiozia». Il gelo è calato in sala. Qualche timido applauso da parte dei soliti sostenitori che di sicuro non hanno capito la gravità della frase. Chi moderava l’incontro ha tentato di riportare la discussione sul giusto binario, ma ormai la frittata era fatta e indietro non si torna. Le parole di Franco Alfieri hanno fatto in poco tempo il giro del web, venendo riprese anche da siti di quotidiani nazionali. Vietato avere idee diverse, insomma, nel Cilento, laddove si è idioti quando si parla democrazia.
Il progetto
Venendo al progetto, l’obiettivo è quello di creare una strada a quattro corsie, due per senso di marcia, che attraversi la Piana del Sele e arrivi all’autostrada all’altezza di Eboli. Sono previsti chilometri di asfalto, che sorgeranno al posto di case ed abitazioni, e con viadotti che andranno a sormontare i grandi appezzamenti di terreno coltivato. Oltre un milione di euro la spesa totale da spalmare in vari lotti. Il primo, finanziato per circa un terzo, se non dovesse incontrare difficoltà potrà essere completato da entro tre anni.
Le reazioni
Tra favorevoli e contrari, il dibattito è forte. Tutti i sindaci cilentani, con apposita delibera fotocopia, hanno già detto sì alla bretella. Anche questo atto in piena democrazia. C’è chi è molto favorevole, come ad esempio il sindaco di Agropoli, nonché delfino di Alfieri, Roberto Antonio Mutalipassi: «Siamo onorati che Anas abbia scelto Agropoli per l’evento lancio del dibattito pubblico – dice – durante il mio intervento ho confermato che dal punto di vista politico amministrativo siamo assolutamente favorevoli all’opera. Lo abbiamo formalizzato prima con deliberazione di giunta comunale quindi all’unanimità con provvedimento del Consiglio comunale. Riteniamo l’infrastruttura importante, anzi direi fondamentale, per lo sviluppo socio-economico e turistico del nostro territorio e dell’intero Cilento». Dello stesso avviso è il sindaco del piccolo comune di Lustra Luigi Guerra il quale, tra i diversi problemi tipici dei centri dell’interno, trova il tempo di incensare il progetto e, nel medesimo post, di attaccare la stampa, utilizzando, con l’intenzione di offendere un giornalista, un termine di paragone ritenuto dispregiativo e cioè giornalaio. Spostandosi nella Piana del Sele, c’è il sindaco di Eboli Mario Conte che riafferma il suo no. Il primo cittadino ebolitano ha rimarcato come l’opera così prospettata non porti alcun beneficio al territorio, impattando notevolmente sull’ambiente e sul tessuto economico. «Nell’auspicio – le sue parole – che il dibattito pubblico non sia solo una passerella, verranno proposte soluzioni diverse nelle prossime sedute, ragionando d’insieme con gli altri sindaci, perché il tracciato così come è sul Comune di Eboli non è accettabile». Il Comitato ArticoloNove – No Bretella contesta sia l’incontro, organizzato un lunedì mattina quando in molti lavorano, e quel modo di fare politica. «Ha perso ogni credibilità. Questa politica quotidianamente ci fa fare i conti con la sua incapacità che fa chiudere ospedali e che in quarant’anni, non è stata in grado di completare nemmeno un tratto dei 21 Km previsti della Fondovalle Calore, nonostante tutti i soldi spesi, oppure di completare l’Aversana, o di creare soluzioni alternative nel tratto del raccordo autostradale. Ora vogliono imporci l’ennesima opera faraonica senza senso. Ecco perché nasce questo movimento nasce ed è per questo che chiede a tutti i liberi cittadini che hanno a cuore le sorti del territorio di unirsi per difenderlo – dicono – porteremo avanti la nostra battaglia per una viabilità che sia anche paesaggio e non soltanto passaggio e lo faremo anche per coloro che non hanno il coraggio o la possibilità di farlo: perché questo è essere una comunità, perché questo è vivere e crescere in una democrazia».