La Salernitana beffata dal Comune: l’area di Cupa Siglia è in mano a Giorgia Meloni - Le Cronache
Salerno

La Salernitana beffata dal Comune: l’area di Cupa Siglia è in mano a Giorgia Meloni

La Salernitana beffata dal Comune: l’area di Cupa Siglia è in mano a Giorgia Meloni

Il terreno che il Comune mise a disposizione della Salernitana a Cupa Siglia per l’eventuale centro sportivo che Iervolino vuole costruire non era nella sua disponibilità nè in quella della Provincia. Su quell’area che alla Salernitana andava pure bene c’è una vicenda non ancora definita e legata alla costruzione del termovalorrizzatore. Progetto che all’inizio fu sponsorizzato da De Luca sindaco e che poi naufragò quando Italo Cirielli divenne Presidente della Provincia, l’ente che doveva provvedere. Il Governo dell’epoca mise trenta milioni a disposizione che furono gestiti dal commissario ad acta che era proprio De Luca. Il quale pagò gli espropri dei terreni a proprietari. E su quella vicenda ci fu una allegata alla denuncia firmata dall’allora presidente della Provincia Antonio Iannone e dall’allora assessore all’ambiente Adriano Bellacosa – ci sono fatti e circostanze che dimostrarono che le “stime di indennizzo erano sballate” proposte dal Comune di Salerno. A vistare la relazione ful’ingegnere Lorenzo Criscuolo, un tempo dirigente del Comune di Salerno – poi passato a ruoli provinciali – e «persona informata sui fatti ed ascoltata». Ebbene, la Provincia di Salerno smontò un po’ tutto. A partire dalla quantificazione delle piante. Si stimò che il Comune abbia previsto un indennizzo per le piante da frutto pari a 2 milioni e 500mila euro circa. Ciò significherebbe – si legge nella relazione – «un presumibile numero di piante pari a 20.300». Una cifra elevata per i tecnici di Palazzo Sant’Agostino che scrivono: «Per quanto attiene la determinazione delle piante, si evidenzia che è stato erroneamente computato il numero. Nel procedimento si assume che per ogni 16 metri quadri si rinvengono quattro piante, ma è necessario, per i sesti d’impianto degli arboreti, tener conto della densità delle piante sull’area». Dai calcoli sulla carta, in pratica risulterebbe che «in quell’area ci sarebbero 5mila piante circa», diversamente – scrivono – «dalle 20.300 determinate dal Comune di Salerno». Ma il numero delle piante scenderebbe ancora dai sopralluoghi dell’area. «L’esatto numero ha trovato conferma nell’esame delle immagini aereo fotogrammetriche desunte dai voli degli anni 1996, 2004, 2008 e 2011». Dalle verifiche in loco, «risultano presenti 1980 piante». Valore totale: 46mila euro circa, rispetto ai 2 milioni e 500mila immaginati dal Comune di Salerno.
L’inchiesta della Procura, affidata all’epoca dei fatti al Pm Cantarella, poco o nulla si è saputo. I fatti risalgono al 2016.
Proprio per la cifra sborsata e poi la mancata costruzione del termovalorizzatore, il terreno passò nella disponibilità della Presidenza del Consiglio. Per queste situazioni la società granata ha preferito cambiare obiettivo e nonostante l’offerta fatta dal presidente dell’Asi, Antonio Visconti, annunciate proprio dalle colonne di Cronache, la situazione resta bloccata.