Eboli piange don Vincenzo Caponigro - Le Cronache
Attualità

Eboli piange don Vincenzo Caponigro

Eboli piange don Vincenzo Caponigro

di Eugenio Verdini

Se n’è andato a 90 anni, dopo una vita intensissima, tra il sacerdozio e l’impegno politico e civile. Monsignor Vincenzo Caponigro, per tutti semplicemente don Enzo, se n’è andato ieri, lasciando un vuoto in tutta la comunità ebolitana e non solo. La notizia ha fatto immediatamente il giro della città, anche perché l’opera religiosa e l’impegno civile di don Enzo Caponigro ne avevano fatto un personaggio conosciutissimo in tutta Eboli. La lunghissima esperienza alla guida della parrocchia Madonna delle Grazie, riferimento per il popoloso rione Molinello, ne avevano fatto qualche decennio fa un vero e proprio modello. Non a caso dal suo esempio Eboli ha avuto altri sacerdoti, a testimonianza della consistenza del suo ministero. Dopo molti anni alla guida della parrocchia, Monsignor Caponigro aveva assunto la carica di Rettore del santuario dei Santi Medici Cosma e Damiano, il riferimento religioso più conosciuto e più partecipato del territorio. Ma la sua azione sacerdotale, oltre che “politica” e gestionale, non si era fermata nemmeno a tarda età, tanto che dopo il santuario dei Santi Medici aveva assunto il rettorato di un altro santuario, Sant’Antonio, chiesa storica di Eboli adiacente al museo MOA, oltre ad essere cappellano del cimitero di Eboli. Negli anni, don Enzo Caponigro aveva avuto anche altri ruoli, sempre comunque quale riferimento per la comunità locale. Era stato sempre vicino all’impegno in politica dei cattolici e qualche anno fa era stato in prima linea anche in un’esperienza di istituzione di una banca del territorio, uno dei primi esempi di istituto di credito legato ad un territorio. Ieri, una volta appresa la notizia, a nome dell’intera città il sindaco, Mario Conte, ha voluto testimoniare il cordoglio dell’intera comunità Ebolitana: «È con profondo dolore che poco fa ho accolto la notizia della scomparsa di don Enzo Caponigro. Baluardo di Fede operosa, esempio di cristianità dedita al costante perseguimento del bene comune, è stato un attore essenziale della vita sociale di Eboli. Fino all’ultimo rettore di Sant’Antonio e cappellano del Cimitero, in precedenza rettore del Santuario dei Santi Cosma e Damiano e a lungo riferimento della Parrocchia della Madonna delle Grazie: sempre instancabile, concreto, stimolante. Anche l’ultima volta che ho avuto il piacere di incontrarlo, in occasione del suo 90º compleanno, non aveva fatto mancare le sue critiche riflessive ed i suoi consigli illuminanti. Mancherà davvero a tutti noi.
Con le condoglianze a nome dell’amministrazione, una preghiera per lui, un abbraccio ai suoi famigliari».