Tumore colon-retto: Nuovo studio di ricercatori italiani coordinati da Alfonso Bellacosa - Le Cronache
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Tumore colon-retto: Nuovo studio di ricercatori italiani coordinati da Alfonso Bellacosa

Tumore colon-retto: Nuovo studio di ricercatori italiani coordinati da Alfonso Bellacosa

Di Andrea Orza

La ricerca medica è quel settore in cui immaginiamo che gli esperti dal camice bianco si approccino affannosamente e con rigore etico. È anche un ramo della scienza da cui dipende la vita di ciascuno di noi umani, in questo caso livellati nel nostro essere “ammassi di carbonio”, in sostanza organismi biologici.

Il ricercatore è corredato (nell’immaginario collettivo) di virtù nobili quali pacatezza e perseveranza, dedicando i suoi sforzi alla scoperta. Così trascorrono inesorabili 3,10,22 anni di constatazioni ed esperimenti dirette al momento “Eureka”. Se fino alla prima metà del 900 buona parte della popolazione periva di quelle infezioni che Fleming avrebbe messo KO con la penicillina oggi è il tumore il più subdolo nemico della ricerca scientifica. Sebbene si siano fatti ciclopici passi avanti con l’immunoterapia, esistono ancora molti casi in cui il cancro oppone ostinata resistenza. Un nuovo studio condotto da ricercatori italiani del Fox Chase Cancer Center di Philadelphia ha illustrato come la metilazione del DNA possa moderare la risposta immunitaria nel tumore del colon-retto. Il coordinatore della ricerca Alfonso Bellacosa, luminare campano e professore nel programma di ricerca Nuclear Dynamics & Cancer oltre che membro del Cancer Epigenetics Institute presso il Fox Chase Cancer Center illustra “bloccando il processo di demetilazione, possiamo rendere le cellule tumorali molto sensibili alla loro eliminazione da parte delle cellule immunitarie natural killer“. I due processi molecolari complementari, metilazione e demetilazione del DNA, fanno da interruttori all’accensione e allo spegnimento dei geni. Si era già a conoscenza della metilazione del nastro di DNA ma non si erano approfondite le sue funzioni a livello molecolare.

L’Italia conta circa 40.000 nuovi casi annuali del cancro del colon-retto, posizionandosi tra i tumori con maggior influenza nel mondo. Si è passati così agli esperimenti. Studiando i tumori del colon di topi sprovvisti degli enzimi per la demetilazione, hanno dedotto come questi tumore presentino livelli più elevati di metilazione in tutto il genoma, specie nelle “isole CpG”,un gruppo di geni che regolano la risposta immunitaria. È stato dimostrato come tumori del genere (definiti CIMP, a causa della metilazione delle isole CpG) presentavano un aumento dell’infiammazione e della risposta all’interferone, processi che svolgono un ruolo chiave nella capacità del sistema immunitario di identificare e attaccare le cellule “malate”. Come afferma il docente Bellacosa “Quando ciò accade, i tumori sono più visibili e meglio rilevati dal sistema immunitario e le cellule immunitarie sono in grado di infiltrarsi più facilmente nei tumori”.

Esaminando tumori del colon CIMP di pazienti, simili ai tumori del topo i ricercatori hanno aggiunto “Il nostro studio nell’uomo, ha confermato quanto osservato nel topo. I tumori CIMP di pazienti non solo avevano livelli più bassi di un enzima che demetila il DNA, ma avevano anche livelli più alti di un enzima che promuove la metilazione. La scoperta chiave, sia nel topo che nei modelli umani, è che alti livelli di metilazione del DNA sono correlati con alti livelli di infiammazione e risposta all’interferone”. Il Prof Alfonso Bellacosa aggiunge “Questo avviene indipendentemente dai processi che attualmente associamo alla risposta infiammatoria nel cancro del colon e rappresenta una scoperta completamente nuova e del tutto inaspettata”.

Per concludere lo studio, il team ha esposto le cellule tumorali del colon a cellule immunitarie natural killer scoprendo che bloccando i geni attivatori della demetilazione, le cellule tumorali diventano più vulnerabili, e possono essere più facilmente eliminate dalle cellule immunitarie. Queste ultime scoperte avranno importanti conseguenze nella cura del cancro del colon-retto e sui due tumori più temibili: il melanoma e il cancro ai polmoni.