Bicchielli: deviazione Fusandola, comune inadempiente, Sindaco responsabile - Le Cronache
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Bicchielli: deviazione Fusandola, comune inadempiente, Sindaco responsabile

Bicchielli: deviazione Fusandola, comune inadempiente, Sindaco responsabile

di Erika Noschese
“Comune di Salerno inadempiente, intervenga il ministro dell’Ambiente”. A puntare l’attenzione sulla deviazione abusiva del Fusandola il vice presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati Pino Bicchielli che ieri ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere l’intervento del governo nazionale alla luce della pronuncia del Gip dello scorso 15 aprile: “In merito alla questione del Fusandola, il Comune di Salerno risulta inadempiente nonostante la pronuncia del Gip dello scorso 15 aprile, che evidenzia le gravi irregolarità riscontrate”, ha detto l’onorevole Pino Bicchielli che chiede al governo “quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, si intendano assumere per evitare irreparabili danni alla pubblica e privata incolumità, derivanti dalla deviazione abusiva del torrente Fusandola di Salerno, sul quale sono stati costruiti il complesso immobiliare «Crescent» e una piazza pubblica. Occorre provvedere a dare esecuzione alla pronuncia del Gip del Tribunale di Salerno del 15 aprile 2021, relativamente alla deviazione illecita del torrente Fusandola per la realizzazione del fabbricato privato “Crescent” e della adiacente piazza pubblica nella città di Salerno”. Il deputato di Noi Moderati, dunque, chiede massima attenzione da parte del governo nazionale per evitare una tragedia. “Quella del Fusandola è una vicenda che non può passare inosservata: il Comune di Salerno non può sottrarsi alle proprie responsabilità e non può continuare a fare orecchie da mercante rispetto ad episodi gravissimi che rischiano di mettere in pericolo la pubblica incolumità – ha dichiarato il vice-presidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati – Sono certo che il governo nazionale farà la sua parte, a difesa di un territorio da sempre martoriato da un sistema di potere che sta ormai giungendo al capolinea. Ma è necessario evitare altri pericoli ed altri rischi”. La vicenda desta forti preoccupazioni tra cittadini e associazioni: “Siamo dalla parte della comunità e lo dimostriamo quotidianamente, portando nelle sedi opportune le battaglie di centinaia di cittadini che non si sentono tutelati da un’amministrazione carente sotto tanti punti di vista”, ha aggiunto l’onorevole Bicchielli. Nella sua interrogazione parlamentare, l’esponente di Noi Moderati evidenzia che “la vicenda ha destato forti preoccupazioni presso la popolazione, che ha ancora impresso nella memoria il dramma della grande alluvione del 1954, che causò un centinaio di morti e che vide proprio l’esondazione del Fusandola”. Di fatti, il provvedimento del Gip evidenzia gravissime responsabilità e fatti altamente allarmanti. Si legge ad esempio nel pronunciamento: “I lavori che interessavano il Torrente Fusandola venivano effettuati in sostanziale assenza del titolo abilitativo valido ed efficace, atteso che la validazione del progetto esecutivo quale titolo edilizio necessario per la realizzazione dei lavori in questione, non risultava regolarmente e legittimamente perfezionatasi, in quanto effettuata in violazione della normativa di riferimento sprovvista dei relativi pareri favorevoli e delle autorizzazioni necessarie al proseguimento dei lavori”. Dalla deviazione del Fusandola, oltre la deturpazione irreversibile dei caratteri identitari del centro storico della città di Salerno, è chiaro derivare il pericolo per la cittadinanza per la mancanza della necessaria autorizzazione idraulica da parte del genio civile di Salerno. A tale riguardo afferma infatti il Gip nel citato pronunciamento che “non è stata acquisita, seppure richiesta in data 6.6.2008 e successive integrazioni, la necessaria autorizzazione idraulica da rilasciarsi da parte del Genio civile di Salerno. Detta autorizzazione non poteva in ogni caso essere rilasciata in quanto la prevista e poi realizzata deviazione del torrente rientra tra le attività vietate in modo assoluto sulle acque pubbliche. Divieto che, come detto, assolve alla ragione pubblicistica di tutelare ed assicurare il libero deflusso delle acque di fiumi, torrenti, canali e scolatoi pubblici. L’autorizzazione infine non poteva comunque essere rilasciata in quanto la deviazione del torrente prevede comunque che il nuovo alveo sia di tipo chiuso e quindi coperto”. Dalla relazione del consulente tecnico di ufficio del pubblico ministero, presso il tribunale ordinario di Salerno, era stata l’autorità di bacino a sollevare dubbi sul progetto di deviazione del torrente Fusandola. Infatti, in sede di valutazione aveva rilevato che, a causa del basso livello di pendenza, potevano verificarsi fenomeni di insabbiamento della foce; “nonostante il lungo tempo decorso, non risultano adottati i provvedimenti doverosi da parte del Comune di Salerno, sia di competenza urbanistica, paesaggistica e demaniale, sia ai sensi della normativa sulla Protezione civile per tutelare l’integrità della vita, degli insediamenti e dell’ambiente dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, catastrofi e da altri eventi calamitosi e, nel caso concreto, dall’accertato pericolo di esondazione nel centro storico di Salerno”, si legge nell’interrogazione presentata dall’onorevole Bicchielli che, dunque, chiede al governo quali iniziative urgenti si intendano assumere per evitare irreparabili danni alla pubblica e privata incolumità derivante dalla deviazione abusiva del torrente Fusandola di Salerno, sul quale è costruito il complesso immobiliare «Crescent» e di una piazza pubblica e per provvedere a dare esecuzione alla pronunciamento del Gip del Tribunale di Salerno del 15 aprile. Analoga interrogazione è stata presentata anche dal capogruppo di Forza Italia a Palazzo di Città, Roberto Celano che ha chiesto spiegazioni al sindaco Vincenzo Napoli, chiedendo di conoscere se e quali provvedimenti siano stati messi in campo per tutelare l’integrità della vita e dell’ambiente dai pericoli derivanti dalla abusiva deviazione del torrente Fusandola. “Parliamo, ancora una volta, di intollerabili omissioni da parte dell’attuale amministrazione che ha responsabilità morali e non solo. Tali responsabilità, infatti, non sono unicamente ascrivibili solo a coloro che hanno reso possibile la deviazione abusiva ma a chi, pur avendone i titoli, non interviene nell’immediato per scongiurare i rischi evidenziati in sentenza”, ha aggiunto il consigliere Roberto Celano che chiede all’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Napoli cosa se è consapevole delle responsabilità a suo carico anche per atti omissivi da cui possa derivare un pericolo per la pubblica incolumità.