Anna Petrone sostiene Elly Schlein: “In difesa delle fasce più deboli” - Le Cronache
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Anna Petrone sostiene Elly Schlein: “In difesa delle fasce più deboli”

Anna Petrone sostiene Elly Schlein: “In difesa delle fasce più deboli”

di Erika Noschese
«Il Partito Democratico deve urgentemente tornare ad essere un partito con una identità chiara e comprensibile, rappresentante e difensore delle fasce più vulnerabili della società, portatore di proposte coraggiose e radicali per affrontare le tre sfide cruciali del nostro tempo: diseguaglianze, clima e precarietà. Ma la possibilità che ciò accada davvero ed in tempi rapidi dipende da noi. Anzi, Parte da Noi. Crediamo che sia giunto il momento di lasciarsi alle spalle le vecchie logiche correntizie che hanno imbalsamato ed allontanato il Pd dal proprio elettorato storico ed avviare una imponente mobilitazione collettiva plurale». Parla così Anna Petrone, ex consigliera regionale ed attivista del Pd nonché consigliera di Pari Opportunità alla Provincia di Salerno che annuncia il suo sostegno a Elly Schlein, candidata alla segreteria nazionale dem. «In tutta Italia iscritti, elettori, semplici simpatizzanti che non si ritrovano nelle politiche classiste e nostalgiche di questa destra hanno deciso di non rassegnarsi, ma unire le forze per ricostruire una alternativa davvero progressista e democratica. La candidatura a Segretaria di Elly Schlein ha ridato entusiasmo ad un popolo per troppi anni umiliato da scelte incomprensibili e stanco di far parte di un Partito che non ha il coraggio di affrontare temi fondamentali: giustizia sociale e climatica, conversione digitale ed ecologica, diritto alla casa come bene primario, redistribuzione, salario minimo – ha aggiunto la Petrone, candidata al Senato alle ultime elezioni Politiche – Anche in provincia di Salerno siamo pronti a rispondere al suo appello: basta con la ricerca dell’uomo, o della donna, sola al comando, bisogna ricostruire una comunità in cui ognuno si senta ascoltato e rappresentato, una leadership plurale e collettiva. Pur avendo dunque grande stima degli altri candidati, parte oggi il nostro impegno nel mettere in rete tutti coloro che in questi anni hanno abitato, animato, amato il Pd nonostante le difficoltà e le contraddizioni e vedono in Elly la figura adeguata a ricostruire una comunità in cui coesistano e collaborino diversità di visione, senza però rinunciare ad una identità chiara, comprensibile e coerente. In queste settimane che ci separano dalla prima fase del congresso saremo presenti in tutta la provincia per discutere delle proposte da mettere in campo e far tesoro dell’esperienza di ognuno». Dunque, Anna Petrone, esponente di punta del Partito Democratico salernitano e da sempre in prima linea nella difesa dei diritti dei più vulnerabili, coordinerà il folto gruppo di sostenitori che spontaneamente si stanno palesando in tutta la provincia e, ha aggiunto, «siamo convinti che davvero sia possibile un cambiamento radicale di questo Partito. Parte da noi».
La segreteria regionale del Pd in forte difficoltà dopo la richiesta di una folta pattuglia dem che chiede la revoca dell’incarico al segretario Francesco Boccia. Cosa ne pensa?
«Io credo che questa segreteria regionale sia partita con una grande confusione. Si veniva fuori dalla segreteria di Leo Annunziata, una direzione e un’assemblea regionale che si è riunita sempre poco; poi c’è stata la variante covid che ha costituito un’altra motivazione per non riunirsi e ora con Francesco Boccia si sta facendo poco. Il problema di fondo è proprio la nomina del commissario quale referente della mozione e credo che per correttezza dovrebbe dimettersi, così da avere una posizione più neutra. Per dimettersi però bisognerebbe andare al congresso regionale subito e al momento non ne vedo ancora i presupposti, in una condizione di estrema confusione a livello nazionale».
A proposito di congresso nazionale, mentre una importante presenza dem è con il presidente Stefano Bonaccini lei ha scelto di sostenere Elly Schlein. Perché?
«Sì, io ho ricevuto l’invito a coordinare la mozione Bonaccini così come quella di De Micheli ma ho scelto Elly Schlein per la sua giovane età e perché è una voce fuori dal coro, una ragazza che vuole imprimere un’onda innovativa. Mi auguro che la sua giovane età non la porti poi a farsi manovrare alle spalle da correnti e situazioni che potrebbero inquinare questo suo spirito innovativo».
Un posto alla segreteria nazionale e quattro candidati alle primarie. Crede che questo possa ulteriormente indebolire il partito a livello locale e regionale?
«Sicuramente. Quando ci sono tante realtà si frantumano diventa un gioco di posizionamento e di numeri da occupare in segreteria nazionale dai vari organismi. Mi auguro si faccia una sintesi soprattutto a sinistra per riportare il partito ad argomenti che hanno sempre caratterizzato la sinistra, così come i temi a noi cari».
La parola d’ordine ora dovrebbe essere unità, il partito è particolarmente spaccato in questo delicato momento…
«Sicuramente ma penso che il male maggiore sia stato dettato dall’aver seguito l’agenda Draghi che ha fatto allontanare da temi sentiti dalla comunità e prova ne è stata la sconfitta alle scorse Politiche. Infatti, mentre noi seguivamo l’agenda Draghi la Meloni parlava alla pancia della gente, senza dare risposte concrete ma andava ad interpretare l’unione della nazione a differenza nostra che, per spirito di responsabilità, abbiamo seguito l’agenda Draghi che in quel momento serviva a portare il Paese fuori dalla crisi».
Per la segreteria nazionale si ipotizza il voto online, favorevole o contraria?
«Io sono per i rapporti personali, penso che il partito debba ritornare a parlare con le persone, riprendere la vita dei circoli ma se vogliamo dare una sterzata innovativa il voto online potrebbe essere un’occasione. Sono convinta che bisognerebbe offrire una doppia possibilità, online e in presenza».
Segreteria regionale, secondo lei quale figura dem potrebbe portare il partito fuori da questa fase di stallo e riprendere a pieno regime anche in Campania?
«Dobbiamo un attimo fare i conti a livello nazionale e poi ragionare a livello regionale perché un conto è un partito guidato da Bonaccini e che lo vuole con gli amministratori e un conto con Elly Schlein che parla direttamente alle persone. Quella del regionale è una riflessione da fare in un secondo momento».