Asl, incarichi di funzione non vengono conferiti nel rispetto della normativa - Le Cronache
Attualità sanità

Asl, incarichi di funzione non vengono conferiti nel rispetto della normativa

Asl, incarichi di funzione non vengono conferiti nel rispetto della normativa

di Erika Noschese

Gli incarichi di funzione non vengono conferiti in modo conforme alla normativa contrattuale vigente. Lo ha denunciato la Fials Salerno in una comunicazione inviata al direttore sanitario del presidio ospedaliero di Nocera e ai vertici dell’Asl di Salerno, evidenziando che il direttore sanitario del Dea di Nocera, il dottor Maurizio D’Ambrosio non avrebbe revocato gli incarichi di funzione agli infermieri. La Fials ha presentato denuncia alla Procura di Nocera che già sta indagando sulle sospette stabilizzazioni privi dei requisiti. La organizzazione sindacale ha segnalato, tra le altre cose, attribuzioni “abusive” da parte di Direttori delle cosiddette funzioni di coordinamento. La Direzione Aziendale non è mai entrata nel merito della questione, se non nella nota dello scorso 5 maggio 2022 inviata dal Direttore Amministrativo, in cui si fa appello di attenersi scrupolosamente a quanto disposto dalle norme contrattuali e legislative in materia. “Soprattutto duole constatare atti di trasferimento interni nel Dea Nocera/Pagani/Scafati di Cps Infermieri “referenti infermieristici” verso le Direzioni Presidiali del medesimo Dea. Le motivazioni riferite “criticità e necessario potenziamento del personale della Direzione Sanitaria”, riteniamo alquanto improbabili se correlate all’atavica carenza di personale che, registriamo giornalmente nei reparti. Ma soprattutto, vista la criticità così impellente di rimpinguare suddetti servizi, vitali per l’organizzazione, non comprendiamo per quale motivo non si sia pensato di bandire un avviso, ove tutti gli operatori potevano partecipare a ricoprire tale ruolo, ripetiamo, assolutamente strategico e funzionale alla gestione ottimale del Presidio stesso – ha dichiarato il segretario provinciale Carlo Lopopolo – Tali trasferimenti risultano ancor più incresciosi, in quanto scatenano un vero meccanismo a catena; infatti, al trasferimento deve seguire l’assegnazione di altro cps infermiere al ruolo di “referente infermieristico” vacante, tale nomina viene redatta senza aver bandito alcun avviso interno e senza tener conto di titoli o di eventuali volontà manifestate da altri operatori. Tali atti determinano l’impoverimento della dotazione organica dell’Uo in questione con, appunto, ulteriori criticità nella copertura dei turni e garanzia dei Lea. Quello che ci lascia maggiormente perplessi riguarda il fatto che tale “referenza” nonostante il trasferimento segua il soggetto tramite la dicitura “presterà servizio nella qualifica e ruoli ricoperti”, tale testimonia una vera e propria illegittima applicazione della normativa vigente in materia”. La Fials ha evidenziato che la problematica esposta “non è assolutamente rivolta ai soggetti chiamati a coprire tali funzioni, bensì alle modalità di attribuzione e nomina e alle circostanze che in certi casi le hanno precedute (trasferimenti interni). Tralasciando ovviamente le chiacchiere da bar, in cui ci vengono segnalate presunte “appartenenze sindacali” dei soggetti interessati, intendiamo soffermarci esclusivamente sulla materia in questione”. La Fials intende evidenziare che tale gestione “fantasiosa” di presunte nomine di coordinatori è abusiva e contro ogni principio di trasparenza e correttezza. “Tale prassi, infatti, mortifica tutti i professionisti sanitari, oltre a limitarne e condizionare gli sviluppi professionali”, ha aggiunto Lopopolo che invita la direzione dell’Asl di Salerno ad una netta inversione gestionale rispetto a quanto accaduto fino ad oggi oltre a riappropriarsi di una materia che è propria della Direzione (nomina dei Coordinatori) con effettivo finanziamento dal fondo Condizioni di Lavoro ed incarichi e chiede di annullare eventuali trasferimenti di “Referenti Infermieristici” presso le Direzioni Presidiali del Dea Nocera-Pagani-Scafati con una ricognizione dei posti vacanti e, di conseguenza, a bandire la procedura di selezione interna, prima che altri fortunati siano assegnati alle suddette funzioni eludendo il confronto con altri candidati e avanzare di carriera senza alcuna valutazione.