Eros Lamaida: “I miei giovani sono i miei supereroi, orgoglioso di loro” - Le Cronache
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Eros Lamaida: “I miei giovani sono i miei supereroi, orgoglioso di loro”

Eros Lamaida: “I miei giovani sono i miei supereroi, orgoglioso di loro”

di Monica De Santis

“I giovani. I miei Supereroi. Nessuna dose di vaccino va sprecata. Castelnuovo Cilento c’è!” Questo messaggio con tanto di fotografie è stato postato sul suo profilo social da Eros Lamaida sindaco di Castelnuovo Cilento, ma prima di tutto neurochirurgo, presso l’ospedale San Luca di Vallo della Lucania.

E da medico conosce bene l’importanza del vaccino, tanto è vero che si è offerto come volontario presso l’Hub situata nella frazione di Velina per aiutare nella somministrazione dei vaccini. Un impegno il suo che documenta ogni volta che può, per far capire alle persone che non si deve aver paura del vaccino e che i giovani l’hanno capito prima di molti adulti…

“Sono i miei supereroi – racconta fiero il sindaco Lamaida – Perchè sono si sono tirati indietro e si stanno vaccinando. Hanno capito subito l’importanza di questo vaccino. Qui nella nostra Hub non vacciniamo solo le persone di Castelnuovo Cilento, ma anche i residenti dei comuni limitrofi e tutti coloro che si trovano a passare da qui, insomma serviamo un comprensorio abbastanza ampio. Siamo operativi e facciamo di tutto per accelerare la campagna di vaccinazione. Più le persone si vaccinano e prima riusciremo a riprenderci la nostra vita. Siamo molto soddisfatti se si pensa che nel solo pomeriggio del 29 dicembre abbiamo somministrato oltre 700 dosi di vaccino. I miei post, come ho detto più volte, sono per spingere anche altri alla vaccinazione”.

Lamaida racconta anche come è la situazione nel suo centro in materia di contagi… “Abbiamo diversi positivi. Ho diverse persone in isolamento che non sono positive, ma ce ne sono anche altre che purtroppo lo sono. Non ho emesso nessuna ordinanza aggiuntiva a quelle nazionali e regionali. Nessuna chiusura delle attività di ristorazione, nessun divieto di sparare i fuochi d’artificio. Mi sono affidato al buon senso dei miei concittadini che so che sono persone responsabile.

Certamente ogni giorno mi sento telefonicamente con le famiglie che hanno un positivo in caso e con quelle che hanno avuto contatti con un positivo. Telefono per capire prima di tutto come stanno e poi per sapere se hanno bisogno di qualcosa. Cerco di essere presente il più possibile e di essere sempre a disposizione. Ovviamente mi auguro che presto tutto questo possa finire e ci si possa riprendere la propria vita”.