![“Liberiamo il futuro per ricostruire un patto tra società civile ed istituzioni”](https://cronachesalerno.it/wp-content/uploads/2017/02/simone-valiante-420x470.jpg)
«È il momento di liberare il futuro dei nostri territori e ricostruire un patto tra società civile ed istituzioni, una collaborazione che crei opportunità soprattutto per i giovani». Così Federico Conte e Simone Valiante lanciano il progetto “Liberiamo il Futuro”, un’interconnessione democratica tra popolari, riformisti e le tante libere energie della società civile, con una missione dichiaratamente meridionalista che si faccia valere anche a queste elezioni regionali della Campania con proposte qualificanti e concrete. Un progetto che guarda oltre con l’obiettivo di porre le basi per un nuovo protagonismo della Provincia di Salerno nel segno di una visione concreta volta allo sviluppo. «Il consiglio Regionale – sottolineano Conte e Valiante – dovrà esprimere valori e liberare le risorse umane di cui la nostra regione dispone, che, non a caso, si affermano con successo in altri territori, supportare le migliori energie sociali e promuoverne l’aggregazione e la cooperazione nei contesti iperlocali e internazionali. I nostri territori sono un giacimento di progetti, associazioni, attivismo civico e innovazione sociale». «L’obiettivo – aggiunge Valiante – è appassionare nuovamente le tante persone che si sono allontanate dalla politica e dare loro uno spazio politico reale che dia la possibilità alle voci libere di riprendere un dibattito». «Simone Valiante – conclude Conte – è l’erede di una grande tradizione culturale e politica della Provincia di Salerno ed è un uomo di grande esperienza amministrativa, capace di mettersi in gioco senza esitazione e con coraggio. Scegliere Simone significa scegliere un progetto di cambiamento che guarda al futuro». Sei le proposte fondative che verranno presentate nel corso degli incontri sul territorio: unione dei comuni per costruire aree urbane integrate; reti sanitarie territoriali e governance elettiva: rilancio delle Aree Interne con l’istituzione dell’Ente “Appennini Meridionali, con i parchi naturali come hub di ricerca e sviluppo”; grandi infrastutture per i territori e le imprese; Banda larga e rete di incubatori di economia digitale per la regione smart.