Iannone: «Ricordare Giordano non deve avere colori politici» - Le Cronache
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Iannone: «Ricordare Giordano non deve avere colori politici»

Iannone: «Ricordare Giordano non deve avere colori politici»

di Andrea Pellegrino

L’iniziativa di Cronache raccoglie nuove adesioni. Il sì arriva anche dal presidente della Provincia di Salerno Antonio Iannone che condivide la proposta di intitolazione di una strada o una piazza all’ex sindaco socialista Vincenzo Giordano. «Assolutamente favorevole – dice il presidente Iannone – ed aggiungo: con Giordano si pensi anche ad un riconoscimento per Carlo Falvella. L’uno (Giordano) ha rappresentato il momento più alto della politica salernitana, l’altro (Falvella) quello più triste, di maggiore criticità. Credo che la memoria rappresenti il patrimonio più importante per una comunità. Dunque, reputo indispensabile che si rendi omaggio a Vincenzo Giordano, anche in considerazione dei torti che ha subito, e alla memoria di Carlo, affinché nelle coscienze dei salernitani sia impresso che certe metodologie di lotta politica basata sulla violenza non debbano mai più tornare». «L’eredità politica che ha lasciato Giordano – dice ancora Antonio Iannone – è indubbia. Il ricordo e l’affetto che i salernitani nutrono è tanto ma purtroppo è una figura che non è stata valorizzata in via istituzionale. Sicuramente a Giordano vada una strada che sia all’altezza del sindaco più importante che avuto la città di Salerno». «Reputo che debba essere data visibilità anche a Carlo Falvella ed aggiungo ancora – sottolinea Iannone – anche a coloro che sono state vittime del terrorismo. Penso allo stesso Giacumbi». Quanto ai colori politici della proposta, Iannone dice: «Questa è una iniziativa partita da un quotidiano. Ma comunque penso che ricordare Giordano o Favella non abbia colori politici, né primogeniture partitiche. La città è di tutti, il patrimonio della memoria è di tutti. L’amministrazione comunale di Salerno dovrebbe sforzarsi di riconoscere valori oggettivi». Sostegno alla proposta anche dall’avvocato Fabrizio Murino, già candidato alla camera dei deputati con “Scelta Civica”, ed ex componente del consiglio d’amministrazione dell’Asi: «È una proposta sacrosanta che restituirebbe, almeno in via postuma ed almeno in piccola parte, dignità politica ed umana ad un uomo ed a un politico la cui vita e la cui storia è stata orribilmente mutilata».