di Erika Noschese
Un luogo di accoglienza per le donne vittime di violenza. Nasce così “Casa Idea – Inclusione Diritti Empowerment e Autonomia”, progetto della Caritas di Salerno, sostenuto da Intesa San Paolo attraverso il Programma Formula, in collaborazione con Cesvi. Casa Idea è un luogo destinato alle famiglie monoparentali in situazione di fragilità, e alle persone povere della diocesi di Salerno per costruire nuovi progetti di vita. Il progetto è stato finanziato attraverso una raccolta fondi attiva da gennaio ad aprile 2024 su For Funding, la piattaforma di crowdfunding di Intesa Sanpaolo dedicata alla sostenibilità ambientale, inclusione sociale e accesso al mercato del lavoro per le persone in difficoltà. In quattro mesi, sono stati raccolti oltre 114.000 euro grazie alle contribuzioni di cittadini, imprese, della Banca e delle società del Gruppo. Casa Idea vuole potenziare il servizio di accoglienza, ristrutturando e allestendo un immobile presente nella Località Giovi San Nicola di Salerno, per supportare nuclei familiari monoparentali in situazioni di fragilità. Il progetto offrirà loro accoglienza temporanea perché possano uscire dall’emergenza abitativa e dedicarsi alla costruzione di un percorso di graduale autonomia personale e familiare. La presa in carico offre anche un supporto da parte di un’équipe multidisciplinare per potenziare le capacità individuali, intensificare la rete relazionale e costruire progetti educativi individualizzati. Il percorso sarà finalizzato all’inserimento socio-lavorativo degli adulti, all’inserimento scolastico dei minori, alla ripresa di una residenza stabile e all’indipendenza economica familiare. Nel dettaglio, i fondi raccolti hanno permesso di realizzare: lavori di ristrutturazione edilizia interna, la riqualificazione degli spazi, il rifacimento e l’installazione degli impianti, la sostituzione del pavimento, il rifacimento dell’intonaco interno, la tinteggiatura di pareti e soffitti e la sostituzione di infissi e serramenti; l’acquisto di arredamento (cucina, servizi igienici, camere, living), elettrodomestici (lavastoviglie, forno elettrico, cappa aspirante, frigorifero ed altri piccoli elettrodomestici) e attrezzature per garantire l’accoglienza (PC, TV e sistema di videosorveglianza); lavori di manutenzione e adeguamento degli spazi esterni e l’allestimento con giochi e arredi da giardino. Inoltre, permetteranno di fornire un supporto di tipo psico-socio-economico per l’analisi dei bisogni, la redazione del progetto educativo personale e familiare, l’orientamento e l’accompagnamento da parte dell’équipe multidisciplinare. Nell’arco di 12 mesi, il progetto vuole raggiungere: 5 donne tra i 18 e 60 anni in situazioni di povertà materiale, sanitaria, culturale, educativa, relazionale-affettiva e sociale, avviate in un percorso verso la piena autonomia economica e sociale; 2 nuclei monoparentali in situazioni di fragilità complesse in termini di bisogni primari, bisogni relazionali ed assenza di reti familiari e sociali; 3 persone adulte in grave situazione di povertà che cercano di ricostruire una propria identità. E raggiungerà la comunità tutta, le istituzioni pubbliche e le associazioni territoriali. «Il progetto Casa Idea rappresenta un altro fondamentale tassello nei servizi che Caritas Salerno e Fondazione Caritas Salerno mettono in campo per contrastare la povertà in ogni sua forma. In questo caso ancora di più perché rivolto alle donne e ai bambini, che sono ancora uno degli anelli più deboli della società. Un grazie di cuore a Intesa Sanpaolo e CESVI che hanno reso possibile tutto ciò», ha dichiarato don Antonio Romano, Presidente della Fondazione Caritas Salerno. «Siamo felici di aver contribuito al raggiungimento dell’obiettivo di raccolta fondi per la creazione di una Casa che accolga nella realtà salernitana le persone in una situazione di fragilità. È una conferma dell’attenzione del nostro Gruppo verso i bisogni delle famiglie che vivono un disagio e dell’impegno a promuovere iniziative che coltivino i valori di inclusione e solidarietà – ha detto Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo – Con il programma Formula, che supporta progetti dedicati a bambini, adolescenti, famiglie e anziani in situazioni di difficoltà, Intesa Sanpaolo conferma la propria vocazione di banca d’impatto, sensibile alle istanze sociali e alle specificità dei territori in cui opera». Roberto Vignola, Vice Direttore Generale di Cesvi, ha evidenziato che «dal 2021, il Programma Formula ci vede come partner strategico di Intesa Sanpaolo nel selezionare le migliori progettualità in tutta Italia, con l’ambizione di perseguire cambiamenti sostenibili ed inclusivi. Attraverso Formula, vengono sostenuti progetti sui temi di: emergenza e povertà; supporto sanitario e fragilità; inclusione sociale e welfare di comunità; educazione, formazione e orientamento; rigenerazione urbana e ambientale; e conservazione del patrimonio culturale. Ad oggi, abbiamo ottenuto dei risultati significativi con oltre 160 progetti sostenuti e più di 18 milioni di euro raccolti. Formula è la dimostrazione di come il connubio tra i mondi non profit e profit possa rispondere alle tematiche territoriali, sociali e ambientali, in maniera mirata ed efficace». Presente alla cerimonia di inaugurazione anche l’Arcivescovo di Salerno, monsignor Andrea Bellandi: «È un’iniziativa molto bella, anche perché viene incontro a reali necessità di diverso tipo: per famiglia o per donne con figli che hanno problematiche di disagi. È una bella iniziativa perché nasce dalla collaborazione di più soggetti, quindi laddove si mettono insieme le forze si ottengono anche i risultati sempre migliori». A ribadire la necessità di tendere una mano alle fasce deboli, il prefetto di Salerno, Francesco Esposito: «Credo che sia uno dei compiti principali, non solo delle istituzioni ma della società civile e di tutta la comunità, tendere sempre una mano alle fasce più deboli e tutti i progetti che tendono a questo obiettivo sono progetti che rafforzano il senso di comunità, ma rafforzano la democrazia stessa. Io ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per questo progetto, è una sfida che certamente dà fiducia per il futuro in un momento così travagliato nel quale assistiamo a scenari di guerra con anche una crescita della povertà nel mondo ed è importante andare incontro a chi ha bisogno di una mano, di un sostegno e cercare in tutti i modi di favorire l’inclusione sociale».