di Erika Noschese
Fuori l’Humanitas dal servizio di emergenza del 118. La denuncia arriva dai volontari e dal personale dell’associazione che esprimono il proprio stupore e la grande preoccupazione alla notizia dell’esclusione dell’Associazione dal servizio di Emergenza urgenza 118. L’Humanitas è stata la prima associazione ad impegnarsi nella gestione delle emergenze più di trent’anni fa arrivando finanche a gestire la centrale operativa prima dell’istituzione del numero unico 118. «Allo scoppio della Pandemia siamo stati i primi a mettere a disposizione le ambulanze di Biocontenimento effettuando oltre 8000 trasporti in tutta la Regione Campania, grazie alle persone eccezionali che lavorano con noi e che si sentono oggettivamente defraudate da questa incomprensibile decisione – hanno ricordato dall’associazione guidata dal presidente Roberto Schiavone – Incomprensibile è l’unico aggettivo che ci viene in mente, perché davvero non comprendiamo come si sia potuta escludere una realtà come la nostra che ha sempre primeggiato per capacità e qualità di intervento, con un’anzianità di servizio ineguagliabile». L’associazione di volontariato, infatti, si è vista attribuire un punteggio di 56,9 che relega all’ultimo posto scavalcati da siciliani, napoletani e associazioni neocostituite e, hanno aggiunto, «non è solo incomprensibile ma anche irrispettoso del nostro quotidiano impegno H24 7/7. In ogni caso cercheremo di venire a capo di questa vicenda, sia attraverso l’immediato accesso agli atti già richiesto dai nostri legali, sia cercando di capire quali siano le reali dinamiche che hanno portato a questo risultato sconcertante, che giunge dopo un travagliato iter procedurale che è andato avanti per oltre 20 anni tra annullamenti, ricorsi, errori di procedure ed altro. E quando finalmente si giunge a completare l’iter il risultato è questo. Nel frattempo, chi ne ha pagato le spese sono stati i cittadini che non hanno ricevuto un servizio di Emergenza Urgenza degno di questo nome come denunciato continuamente dalla stampa e dalle organizzazioni sindacali di medici ed operatori del sistema salute. E mentre il medico studia il malato muore». I volontari credono di aver pagato «lo scotto di aver cercato di migliorare una gestione non ottimale del servizio di Emergenza Urgenza 118 dell’Asl Salerno, come peraltro denunciato anche da altre associazioni, mettendoci sempre la faccia in prima persona, mentre il mondo intorno a noi è cambiato in maniera radicale. Le migliaia di attestati di stima e di ringraziamenti da parte dei cittadini e delle persone in stato di bisogno che ci hanno sempre visti presenti, sono il nostro orgoglio ed un dato di fatto che va al di là di ogni graduatoria e sterile burocrazia e ci spinge a non mollare, perché il nostro non è un lavoro: è una missione che richiede sacrificio, umanità e solidarietà».