di Giovanni Sapere
In ripresa il settore artigiano provinciale Artigianato salernitano in lieve ripresa. Sono confortanti i dati, elaborati dal centro studi Ance di Salerno, dello stato di salute del comparto artiginale della provincia di Salerno. Quest’ultima, si colloca al primo posto in Italia nella graduatoria relativa ai tassi di crescita delle imprese artigiane all’interno dell’elaborazione dei dati del sistema Unioncamere riferita al III trimestre 2014. Con un saldo attivo di 176 aziende (+0,90%) la provincia di Salerno risulta in netta controtendenza rispetto allo scenario nazionale (-0,07%). In termini assoluti nel salernitano risultano attive (al 30.09.2014) 19.713 imprese artigiane. Da un punto di vista generale il peso percentuale delle imprese artigiane a guida straniera nei capoluoghi campani risulta molto al di sotto della media Italia (12,8%). Addirittura la provincia di Napoli si segnala come capoluogo di regione con la più bassa percentuale di incidenza (2%) di questa tipologia di imprese. L’incidenza di imprese artigiane guidate da stranieri in termini percentuali è pari al 7,1% in provincia di Avellino; al 6,3% in provincia di Salerno; al 6,1% nel Casertano e al 5,7% nel Sannio. «%). È da considerarsi – dicono gli analisti dell’Ance – un segnale di vitalità di un comparto che, sebbene aggredito dalla crisi, riesce a resistere soprattutto in base all’enorme potenziale di saperi produttivi difficilmente trasmissibili. Mentre nel resto d’Italia la componente di auto imprenditori stranieri pervade i segmenti del noleggio, delle agenzie di viaggio, dei servizi alle imprese, delle costruzioni, delle attività di alloggio e ristorazione, nel territorio campano questo tipo di dinamica è, sulla base delle risultanze statistiche, più difficile». «I dati relativi al trend positivo delle imprese artigiane in provincia di Salerno – ha dichiarato il presidente di Ance Salerno Antonio Lombardi – confermano la strategicità e la vitalità di un settore che, pur colpito in maniera gravissima dalla crisi, riesce a contrastare le difficoltà quotidiane in considerazione delle qualità professionali e del know how produttivo che è capace di esprimere. Di fronte a questo quadro – ha continuato Lombardi – è, però, insostenibile l’atteggiamento di quasi totale abbandono di questo comparto. andrebbe varato un piano organico di sostegno all’artigianato riservando grande attenzione proprio al delicato passaggio di consegne tra vecchie e nuove generazioni imprenditoriali al fine di evitare di disperdere competenze difficilmente rintracciabili nel resto del territorio nazionale».