L’associazione Manden Diritti Civili e Legalità, di cui è presidente Grazia Biondi, attivista ed esperta di violenza economica, organizza l’incontro il diritto di contare – osservatorio sulla violenza economica – percorsi di libertà, dignità e diritti per le donne. L’appuntamento è venerdì 12 maggio alle 16 presso l’aula del Gonfalone di Palazzo di Città a Salerno. Si tratta di un incontro dedicato alle donne e ai loro diritti, con il patrocinio del Comune di Salerno, che vedrà la partecipazione di figure istituzionali impegnate su tutto il territorio campano, professioniste di ogni ambito, ma soprattutto donne che porteranno la loro testimonianza di vita. Il convegno vuole essere l’inizio di un dialogo tra le donne, il territorio e chi lo rappresenta In apertura ci saranno i saluti del Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli e l’intervento di Paola De Roberto, assessore alle politiche sociali e giovanili che ha sostenuto questa iniziativa fin da subito. Saranno presenti Anna Petrone Consigliera di Parità, Rocchina Staiano, Docente presso Università di Teramo e Avvocata giuslavorista, Maria Sueva Manzione Segretaria confederale CGIL Salerno, Silvia Prete Coach e formatrice per l’empowerment femminile. Modera l’incontro Grazia Biondi presidente dell’Associazione Manden, promotrice del progetto e dell’Osservatorio sulla violenza economica di genere. Seguiranno le storie di donne che racconteranno, attraverso le loro esperienze, quali sono le opportunità del territorio e quali sono le difficoltà che affrontano. Interverranno al dibattito Carmela Mastantuoni imprenditrice di finanza agevolata, Sarah Khoudja creatrice di Cucilento e una delle fondatrici del collettivo Circe, Roberta Mastrogiovanni promotrice della sartoria sociale per le detenute del carcere di Salerno e Roberta Parisi consulente aziendale Green Economy. Infine ci sarà la testimonianza di Linda Moberg attivista, da sempre impegnata in prima linea contro la violenza di genere. La finalità del convegno è quella di coinvolgere le Istituzioni e tutti coloro che possono e devono promuovere un cambiamento che restituisca alle donne percorsi di certezza e di autostima, lontane da discriminazioni, da soprusi sociali, intrafamiliari e lavorativi. “Dobbiamo credere, tutti insieme, in qualcosa per poterci definire umani” – afferma Grazia Biondi, presidentessa dell’associazione. “In tutto il mondo, le persone che hanno subito o sono a rischio di violazioni dei loro diritti, sentono il bisogno di raccontare le loro storie, di esprimere le loro paure, di spiegare il loro senso di emarginazione. Per questo motivo la nostra azione sarà di coordinamento tra le realtà aderenti e le istituzioni, attraverso protocolli, patti, accordi e azioni concrete sui territori di appartenenza che spesso fungono da “ponte” tra le vite delle persone e le varie figure istituzionali”.
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