di Federica Erra e Daniele Iannone
“Informatevi e siate capaci di saper scegliere tra cosa è giusto e cosa è sbagliato”. Così recita il monito che il Sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli si è sentito di dare a Palazzo di Città agli studenti del Liceo Francesco Severi classe 3°A e del Liceo Torquato Tasso classi 3°E e 4°C, che l’hanno intervistato nell’ambito di un progetto Ptco. Il protagonista è un grande uomo politico campano di 71 anni, che ha da sempre ricoperto rilevanti cariche nell’ambito all’interno del quale tutt’oggi è orgoglioso di lavorare, lo stesso in cui riveste il ruolo di rappresentare la volontà dei propri concittadini salernitani. Durante l’intervista ha risposto ad alcune domande di ragazzi brillanti e curiosi, spaziando per argomenti di ogni tipo, dalla cura della città a utili consigli per la nuova generazione.
Secondo lei sarebbe opportuno migliorare la pulizia delle spiagge e dell’acqua della nostra città? Che cosa si può mettere in atto per arginare il problema dell’inquinamento delle acque di Salerno?
“In estate con ‘Salerno Pulita’ le spiagge vengono pulite e controllate ogni giorno; in inverno, invece, questo lavoro sarebbe inutile poiché, in presenza di forti mareggiate, le onde portano a riva grandi quantità di residui. Solo nel momento in cui si verifichino casi di criticità (per esempio quanto è accaduto al Porticciolo di Pastena) si interviene e la spazzatura viene rimossa. Credo che, sotto tale punto di vista, la città di Salerno sia ben organizzata. Per quanto riguarda il sistema idrico abbiamo realizzato una condotta sottomarina che, partendo da Cetara, consentirà il conferimento dei reflui all’impianto di Salerno. Sta di fatto che la maggior parte di essi arriva trasportata dalle correnti, che dalla Costiera Amalfitana sono dirette verso di noi. Altro motivo dell’inquinamento delle nostre acque è l’incombersi di forti precipitazioni a danno del sistema delle fognature, il quale va in crisi. Stiamo dunque cercando di mitigare lo scarico dei rifiuti raccolti dalle precipitazioni a largo. In generale sono in corso lavori di ampliamento e miglioramento delle strutture esistenti, nonostante sia un lavoro complesso”.
Cosa ne pensa del sistema sanitario e della pulizia della città?
“Salerno ha vissuto il periodo di emergenza sanitaria in maniera ottimale. Credo di poter affermare con relativa certezza che il Comune abbia contenuto il contagio pandemico al meglio delle proprie capacità. Ovviamente per quanto riguarda le nuove varianti il lavoro è molto più complesso: isolare un virus ad alta contagiosità come l’omicron non è per niente facile, parlo per esperienza. Difatti, in ambito igienico, durante la pandemia abbiamo eseguito dei lavaggi costanti delle strade. Le criticità ci sono state e tutt’ora ci sono, in particolare nella raccolta dei rifiuti. Un problema sono le campane che permettono la raccolta del vetro, nelle quali i cittadini depositavano anche il resto della spazzatura oltre che quest’ultimo. Purtroppo bastano 20 persone indisciplinate perché ci appaia una brutta immagine della società: ho visto con i miei stessi occhi strade appena pulite, sporche e devastate un istante dopo. Punirli sarebbe giusto ma purtroppo non è facile. Si necessita quindi una ottimizzazione delle unità di raccolta”.
Molti atleti sono costretti a spostarsi per fare attività agonistica, c’è la possibilità di costruire palazzetti sportivi all’interno della città?
“A Salerno strutture attive ce ne sono e ben attrezzate, anche se non nella città muraria vera e propria. Entro i suoi confini non c’è la possibilità di trovare una locazione per costruire nuovi palazzetti sportivi che ai residenti gioverebbero. A chi mi fa questa domanda solitamente rispondo di indicare il punto sulla cartina nel quale realizzare la struttura richiesta, ma la verità è questa: lo spazio è quello che è.”
Quale indotto provocherà l’apertura dell’aeroporto di Salerno sulla città?
“Rivestirà senza dubbio un ruolo di assoluta importanza. Diviene un luogo interessante per traffici, traporti e interessi che concorrono a far crescere non solo il turismo ma anche l’economia locale. Sarà uno snodo estremamente rilevante, non solo sotto un punto di vista economico, ma anche sociale e culturale data la breve distanza da località affascinanti come Positano, Paestum, e altro ancora”.
L’economia salernitana ha avuto un aumento o un deciso calo con l’arrivo della pandemia?
“Salerno ha certamente riscontrato le stesse problematiche che hanno colpito anche il resto dell’Italia. Complessivamente non abbiamo subito un grande calo per merito della competente gestione della situazione di emergenza sanitaria. È ovvio che ormai puntiamo a superare definitivamente le difficoltà sorte in relazione alla pandemia. Spero vivamente che le cose vadano al meglio.”
Quali sono i suoi consigli per un ragazzo che vuole affacciarsi al mondo della politica?
“Questa è una splendida domanda. La storia va cambiando sotto i nostri occhi molte volte, di generazione in generazione. Ciò che sento di consigliare ai giovani d’oggi è di fare un grande sforzo e leggere molto: create un vostro bagaglio di conoscenze, fate in modo che le cose che apprendete sui giornali o che, peggio ancora, arrivano dal web, subiscano il vaglio critico della vostra intelligenza, informatevi e siate capaci di saper scegliere tra cosa è giusto e cosa è sbagliato. Tenete bene a mente che il dubbio deve essere ciò che costantemente invade i vostri pensieri, ma la sua natura deve essere sistematica, non lasciatevi attanagliare da esso. Soprattutto, non abbiate paura di sbagliare: esiste una modalità di comportamento che afferma che noi acquisiamo i saperi tramite errori e tentamenti. Sappiate prediligere un percorso di vita che eserciti la vostra intelligenza e che costantemente stimoli e destabilizzi le certezze che credete di avere: le verità non sono date, ma vanno cercate, e non devono mai essere assolute. È questo che significa intraprendere una carriera politica: percorrere una strada che metta in continuo esercizio le nostre intelligenze e che, saldamente, si interconnetta con le nostre coscienze. In conclusione, auguro ad un ragazzo che ha intenzione di affacciarsi a questo mondo che la sua azione politica valga a spostare di un centimetro la propria quotidianità secondo il progetto politico che è nella sua mente.”