di Erika Noschese
«Esagerato parlare di flop del Movimento, nessuna fine per noi ma un nuovo inizio verso le Europee 2024»: questo in sintesi il pensiero della coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle, Virginia Villani dopo le recenti elezioni comunali. Intanto, dopo il duro attacco della vecchia guardia dei 5 Stelle e del capolista M5S Antonio Perrino, i candidati del Movimento 5 stelle di Scafati desiderano ringraziare pubblicamente la coordinatrice provinciale Virginia Villani ed il deputato Salvatore Micillo per la loro costante presenza, vicinanza, supporto e sostegno nel periodo pre e post amministrative. «La coordinatrice Villani, in particolare, ha fatto un lavoro straordinario, nonostante le premesse non semplici: si partiva dal nulla. Ci ha creduto e grazie alla Sua competenza, resilienza, tenacia ed impegno ha fatto sì che il Movimento 5 stelle fosse presente alle amministrative», hanno dichiarato i candidati Gilda Cecoro, Mario Aprea, Vincenzo Aiello, Giulia Coppola, Patrizia Spisso, Giovanna Mosca, Ciro Montuori, Francesco Quagliozzi, Veronica Savarese, Salvatore Vitiello, Sabato Crispo. «A differenza della Penelope di Omero, ogni giorno ha lavorato per tessere una tela, che invece di disfare, ha cucito pezzo per pezzo, al fine di riallacciare i legami di comunità e riattivare i meccanismi di partecipazione alla vita sociale – hanno aggiunto – La politica non si fa inseguendo i facili consensi, ma si erige giorno dopo giorno, prestando ascolto alle problematicità e difficoltà dei cittadini, conversando e dialogando continuamente con loro. Stiamo lavorando per questo. Continueremo a farlo insieme!».
Villani, il M5S ha fatto registrare un flop in provincia di Salerno alla recente tornata elettorale. Cosa succede?
«Parlare di flop del Movimento 5 stelle per soli due comuni del salernitano su 152, mi sembra piuttosto esagerato. Purtroppo, ogni volta che il MoVimento 5 Stelle ottiene alle elezioni locali un risultato inferiore a quello delle politiche, si parla della sua fine imminente cosa che naturalmente non corrisponde alla realtà. Sono sicura che ben presto le cose cambieranno perché ovunque vedo entusiasmo e voglia di mettersi in gioco. Certo oggi è inutile nascondere un po’ di delusione per il risultato elettorale ma stiamo lavorando alla organizzazione dei gruppi territoriali che ci consentirà sicuramente di migliorare in futuro radicandoci di più sui territori».
A Scafati il candidato sindaco Michele Grimaldi ha ottenuto un buon risultato ma non abbastanza per andare al ballottaggio. Crede che la scelta di convergere su Scarlato sia quella giusta?
«So che nelle prossime ore ci saranno interlocuzioni fra le varie liste della coalizione e si valuterà la linea da seguire. Come Movimento 5 stelle sicuramente faremo ciò che tutta la coalizione deciderà democraticamente di fare, consapevoli che si agirà sempre nell’esclusivo interesse della comunità».
Dalla vecchia guardia del MoVimento 5 stelle arrivano richieste di dimissioni del coordinamento provinciale, cosa risponde? Sarebbe pronta ad un passo indietro?
«Quando, appena due mesi fa, sono stata scelta dal Presidente Giuseppe Conte come coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle, mi sono recata a Scafati comune sciolto per dimissioni dei consiglieri. Per il Movimento non esistono vecchia e nuova guardia, esistono solo persone che, con impegno e buona volontà, si mettono a disposizione della loro comunità con serietà e coerenza, parliamo di cittadini che amano il loro territorio e lavorano per migliorarlo, ed è per questo che ci siamo rimboccati le maniche e in pochi mesi abbiamo costituito una squadra di splendide persone. In queste settimane ho avuto modo di conoscere persone con grandi qualità umane e professionali. Ci siamo da subito concentrati sul progetto della città, sulle priorità dei cittadini e abbiamo costruito un programma elettorale e una coalizione intorno a Michele Grimaldi. Lo stesso è successo su altri territori, dove si assisteva a uno sgretolamento progressivo della base. In pochissime settimane abbiamo rigenerato l’entusiasmo ed è stata forse la sfida più ardua. Il M5S ha affrontato grandi trasformazioni. Noi questo cambiamento lo stiamo vivendo in prima persona con grande energia ed entusiasmo, sempre presenti e vicini ai territori. Ai giudizi improvvisati, non costruttivi e fondati su un’analisi reale, non serve neanche replicare. Abbiamo rifondato una base, stiamo creando nuova aggregazione: un risultato che ci fa guardare al futuro con fiducia. Un risultato sotto gli occhi di tutti! Dalla sua parte, la “vecchia guardia” come lei la definisce dovrebbe fare solo autocritica».
A Pontecagnano Faiano il candidato Zoccoli non ha raggiunto il quorum necessario per entrare in consiglio comunale, cosa ne pensa?
«A Pontecagnano abbiamo perso, ma senza mai sacrificare i nostri ideali. Continuiamo a credere che Pontecagnano Faiano meriti di più e lavoreremo per riportare le persone, oggi escluse, a fare politica. Il lavoro da fare è tanto ma abbiamo un gruppo più coeso e un tesoretto di molte persone libere da cui ripartire. A Pontecagnano Faiano oltre 6000 cittadini non hanno votato alle amministrative. Gli astenuti sono il partito più forte in città e per noi è un dato da considerare, sono persone a cui parlare, da coinvolgere e convincere. Eravamo consapevoli che la nostra sarebbe stata una sfida enorme, ma la coerenza e la libertà sono valori imprescindibili. Non volevamo scendere a patti con i nostri ideali. La Politica si fa dentro e fuori i palazzi, tra la gente, per le strade. È solo l’inizio. Aprire nuove strade e generare cambiamento sono sfide che solo i visionari possono tentare e noi abbiamo il coraggio di credere in un altro futuro possibile».
Sembra non esserci più l’effetto Conte, da dove dovrebbe ripartire oggi il Movimento?
«Ci siamo già rimboccati le maniche, stiamo ritornando sui territori, siamo in continua posizione di ascolto e di sostegno nei confronti di tutti coloro che hanno voglia di mettersi in gioco. Ed è per questo che nelle prossime settimane continueremo ad incontrare i gruppi territoriali, le procedure sono in fase di autorizzazione per molti comuni salernitani che hanno raggiunto il previsto numero di iscritti per la costituzione. Le riunioni, che avranno lo scopo di programmare il lavoro dei mesi a venire al fine di creare una solida struttura territoriale, costituiscono un passo necessario verso il completamento del percorso di riorganizzazione interna del MoVimento 5 Stelle condotto da Giuseppe Conte. C’è un dato significativo che, però, emerge forte da questa tornata elettorale e che da rappresentante dei cittadini mi allarma, ovvero l’alta percentuale di astensionismo, oltre il 35% in tutta la Regione. Una vera e propria emorragia che non accenna a rallentare. Su questo dato inequivocabile la politica faccia un serio mea culpa e rifletta sui tanti motivi che causano la disaffezione del popolo a scegliere i propri amministratori».
Europee 2024, quale ruolo giocherà il MoVimento 5 stelle?
«Le prossime elezioni saranno un appuntamento cruciale per il futuro del nostro Paese: per questo come MoVimento 5 Stelle riteniamo fondamentale promuovere la massima partecipazione al voto. In questi anni il MoVimento 5 Stelle ha sempre cercato di promuovere un’agenda attenta alla dimensione internazionale del nostro Paese e alle esigenze dei residenti all’estero: abbiamo adottato importanti provvedimenti per rafforzare l’export, che ha raggiunto il livello più alto della storia, e approvato una norma che facilita il ‘rientro dei cervelli’ grazie alla concessione di benefici fiscali molto vantaggiosi, affinché la scelta di emigrare sia dettata dalla propria volontà e non imposta dalla necessità. Durante la pandemia Giuseppe Conte, come Presidente del Consiglio dei ministri, ha saputo assumere decisioni coraggiose per tutelare la vita e la salute di milioni di cittadini, rendendo l’Italia, in uno dei momenti più bui nella storia recente dell’umanità, un modello per moltissimi altri Paesi nell’affrontare l’emergenza sanitaria. Ma tanto resta ancora da fare, e vogliamo scrivere le future pagine della nostra azione».
Alleanza con il Pd, bene la prova di Scafati. Secondo lei andrebbe apportata su tutto il territorio comunale?
«Non possiamo decidere di fare un’alleanza su tutti i territori. Noi facciamo un percorso da forza autonoma come anche il Pd è una forza autonoma. C’è un dialogo senz’altro, ma oggi non ci sono le condizioni per una alleanza strutturale. Io non credo nelle alleanze in astratto: va realizzata quando i cittadini la comprendono e condividono il percorso di sintesi».