di Andrea Pellegrino
Vietato ammalarsi in Costiera Amalfitana. Siamo alle solite all’ospedale di Castiglione di Ravello, ormai svuotato di tutto e non più capace di garantire i servizi all’utenza della Divina Costa. L’ultimo caso è di lunedì sera, quando una anziana amalfitana, già ammalata, è stata costretta a ritornare a casa per mancanza di posti letto presso il presidio ospedaliero di Castiglione. O meglio, secondo la ricognizione fatta dai sanitari dell’«Italia Giordano», l’unico posto disponibile per accogliere l’anziana amalfitana, colpita da malore, era a Sapri. Insomma all’altra parte della provincia di Salerno. Nessun posto a Cava de’ Tirreni, Nocera inferiore, Pagani e tantomeno al “Ruggi d’Aragona”, dove la situazione è ormai al limite del collasso. Tant’è che la sfortunata anziana, dopo la notte passata a casa, assistita dai familiari, in mattinata si è recata a Salerno restando, poi, “parcheggiata” all’interno del pronto soccorso. Un caso, l’ennesimo, segnalato da Andrea Cretella, presidente del Tribunale del Malato di Cittadinanza Attiva “Costa d’Amalfi” che punta il dito contro il delegato della conferenza dei sindaci della Costiera Amalfitana, Andrea Reale e contro il commissario del “Ruggi d’Aragona”, Nicola Cantone. «Ci avevano promesso nuovi servizi, ed invece andiamo sempre peggio», tuona Cretella.
A Castiglione, infatti, da un anno è chiusa la chirurgia d’urgenza e la sala operatoria. Il servizio di radiologia è attivo dalle 8 del mattino alle 20,00. La rianimazione si affida al medico presente sull’ambulanza. Così se è a bordo non è, naturalmente, in ospedale e viceversa. Infine per una seduta di fisioterapia si può attendere anche un anno. «Siamo messi male, davvero – incalza Cretella – e le promesse sono rimaste tali. Il sindaco di Minori e quello di Ravello ci avevano assicurato sviluppi all’atto dell’insediamento prima di Vincenzo De Luca (loro riferimento politico) e poi di Cantone all’azienda ospedaliera di Salerno. Ed invece nulla si è mosso, compresa quella delibera commissariale che avrebbe dovuto sancire la Costiera Amalfitana come zona “svantaggiata” sotto il profilo sanitario al fine di ripristinare i servizi essenziali all’interno del plesso. Ed, invece, i cittadini della Costa sono ancora una volta discriminati e soprattutto sono preoccupati per la propria salute messa a rischio da scelte scellerate. Si continua a tagliare in tutta la provincia di Salerno, si continua a creare danni ai cittadini. Il tutto – conclude Cretella – nel mentre assistiamo ad episodi spiacevoli all’interno del Ruggi d’Aragona, dove l’autorità giudiziaria ha acceso i riflettori su diverse vicende».