di Alfonso Angrisani
Il 4 febbraio 2003 cominciava l’odissea della M/N Yasmina Kingstown, durata alcuni mesi, la nave di proprietà dell’l’Armatore Quay Success Ltd delle British Virgin Island, nei Caraibi. Proveniente dalla Cina, trasportava Nafta solida e liquida con venti uomini di equipaggio, in attesa di entrare nel porto di Salerno, il cargo si trovava a fronteggiare condizioni meteorologiche difficili veniva soccorso da due rimorchiatori, intanto l’armatore si rifiutò di pagare le spese dovute come stabilito dal codice della Navigazione. Una sera uggiosa di inizio Febbraio, le onde la trasportarono sul lungomare di Torrione. Dopo alcuni giorni l’Armatore decise di provvedere alle operazioni nominando un esperto di fiducia, presero parte attiva anche due rimorchiatori del Porto di Napoli, «Mastino» e «Punta Campanella» esse durarono fino al 2 marzo 2003, quando la prua della nave si spostò di 52° rispetto alla posizione originaria.
Le attività fallirono, qualcuno già pensava di trasformare la Nave in una discoteca sul mare, tante persone affollavano il lungomare per ammirare la grande Nave Mercantile, molti provenivano da altri centri della regione, in quegli anni diventava difficile trovare un parcheggio nelle strade situate in prossimità della chiesa Santa Maria ad Martyres.
Dopo 169 giorni, il 23 luglio 2003 Yasmina poteva di nuovo navigare, grazie ad una serie di contrappesi e trainata dal rimorchiatore «Olanda» del porto di Salerno, viene spostata di circa 120 metri dalla riva nel canale scavato dalla draga olandese Salamander che aspirava sabbia sotto la chiglia, prima che le operazioni fossero sospese in attesa dell’alta marea.
La Yasmina lasciò Salerno il 15 settembre 2003.
Erano gli anni della presidenza di George W Bush alla casa Bianca, di Berlusconi a Palazzo Chigi, di Mario De Biase a Palazzo Guerra mentre Alfonso Andria stava concludendo il secondo mandato di presidente della provincia di Salerno, gli universitari andavano a ballare alla discoteca Mirò sul lungomare Marconi, la lira italiana aveva cessato il suo corso da un anno, il cambio con l’ Euro già stava segnando i primi problemi, i consumatori reclamavano i primi disagi , qualche eretico già profetizzava i danni letali per le piccole e medie imprese italiane, in quegli anni nella città di Salerno stavano aprendo supermercati e grandi store, ed il piccolo negozietto di quartiere che ha rappresentato la storia e la tradizione stava chiudendo la saracinesca.
In quella sera di inizio Febbraio Loris tornava dall’ Università stava seduto sul pullman linea 27 del Cstp che percorreva il tratto Campus di Fisciano – Parco Arbostella era stata una giornata di lampi e tuoni, il bus delle sette di sera , dopo aver impegnato l’ incrocio con Via De Mattia la strada che costeggia il fiume Irno , sul lungomare altezza Lido Conchiglia (non era stato ancora realizzato l hotel Salerno) le auto percorrevano l’ arteria cittadina a passo di lumaca, tutti con la bocca aperta guardano qualcosa di verosimile, una nave mercantile gigantesca si era incagliata sulla spiaggia di Torrione.Loris prenotando la fermata e decide di incamminarsi a piedi, a Lungomare di Torrione c’era mezza Salerno tutti con lo sguardo all’insu’. Il mattino successivo nelle strade di Via Andrea De Leo, Via Pisacane era facile trovare i furgoni mobili della Rai, Mediaset ed altre TV. Torrione diventava il centro del Mediterraneo, gli anziani del Circolo Marconi di Torrione Alto e della Bocciofila se Nicola si davano appuntamento la mattina, la domenica la zona di lungomare veniva presa d’assalto dai tanti visitatori nei bar della zona tutti di trasformarono in esperti di Diritto della Navigazione.
Di Yasmina ne rimangono solo le foto molte arrivate in tutti gli angoli grazie anche all’obiettivo di Guglielmo Gambardella fotoreporter della nostra città.