Pina Ferro
Si è conclusa l’era Amato. Ieri mattina è stato venduto lo storico opificio salernitano che ha segnato un’epoca nella città di Salerno. Con una somma di poco più di tremilioni di euro sono stati ceduti i 19 lotti posti in vendita dall’Amato Re rappresentata dal curatore Enrico Lanzara. All’asta era stato posto la struttura di Mercatello, quella dove ha preso il via l’attività degli Amato riuscendo poi ad imporsi oltre i confini regionali e non solo. A presentare l’offerta di tremilioni e 150mila era stato, nelle scorse ore uno studio legale per conto di un probabile acquirente che desiderava rimanere nell’ombra. Sembra che ad aggiudicarsi i lotti sia una società immobiliare intenzionata a porre in atto quella riqualificazione e rinascita dell’area già auspicata e progettata qualche tempo fa proprio dalla stessa famiglia Amato. La riqualificazione dell’area con la realizzazione di una zona residenziale era stata pensata e progettata all’indomani del trasferimento del pastificio da Mercatello alla zona industriale di Salerno. Ora bisognerà attendere i tempi tecnici e l’iter burocratico prima che i nuovi proprietari coPina Ferro TRAMONTI L’imprenditore della Valle dell’Irno Michele Izzo lascia il reparto detenuti del San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona e torna a casa. All’uomo, difeso da Enrico Bisogni, è stata revocata la custodia cautelare in carcere e gli sono stati concessi gli arresti domiciliari. Michele Izzo era stato arrestato alcune settimane fa a seguito del blitz che ha portato in carcere il sodalizio criminale facente capo a Pietro Desiderio. L’imprenditore è tornato a casa dopo aver chiarito ai magistrati la sua posizione. In particolare ha sottolineato che egli non era un appartenente all’organizzazione bensì una vittima. Al magistrato l’imprenditore ha anche spiegato, producendo delle prove, che non ha posto in atto alcuna estorsione ai danni di Gambardella. Nel dettaglio Izzo ha sottolineato di aver invitato Gambardella presso il proprio capannone ma per esigere il pagamento di alcuni titoli. Rimessa in libertà Giovanna Spista (difesa da Bisogni) ristretta, fino a ieri ai domiciliari. Torna libero anche Vincenzo Vitale. Ad eseguire gli arresti sono stati i carabinieri del Comando provinciale agli ordini del colonnello Antonino Neosi. Ai domiciliari l’imprenditore Michele Izzo CLAN DESIDERIO mincino i lavori di riqualificazione dell’area e la realizzazione della zona residenziale. Per l’area dell’opificio era già stato realizzato un progetto che aveva anche ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie da parte del Comune. Ovviamente l’acquisto dei 19 lotti unitamene al progetto prevedeva una somma maggiore ma si traduce in un beneficio per gli acquirenti che non dovrebbero così rifare l’intero iter prima di dar via ai lavori di riqualificazione. Con la vendita del Pastificio si chiude solo una parte del fallimento. Infatti tra i beni ancora sotto sequestro vi è l’Asilo Domenico Amato di San Cipriano Picentino, chiuso oramai da anni e Villa Maria quella della famosa cena tra gli Amato, Del Mese e i vertici di Montepaschi con il sindaco Vincenzo De Luca tra gli invitati. L’Asilo Domenico Amato fino a qualche anno fa era gestito dalle suore del Buone e Perpetuo Soccorso. Le religose da oltre mezzo secolo accoglievano i bambini delle scuole materne. Poi. All’improvviso la chiusura e tante ipotesi e proposte di cui nessuna si è concretizzata