di Erika Noschese
Alla fine, si è rivelato un grande bluff: un modo per ottenere visibilità e tentare di uscire dall’anonimato. La visibilità, però, è arrivata, svelando il vero intento: sfruttare l’immagine e la presenza di Varenne per conquistare consensi e notorietà, facendosi conoscere non solo in provincia di Salerno ma anche a livello nazionale. Una scelta, quella di trasferire il più famoso trottatore italiano nel salernitano, che ha sollevato non poche critiche e non è stata condivisa dalla maggioranza. Così, la festa per i 30 anni di Varenne, annunciata urbi et orbi , si trasforma in un evento esclusivo, riservato a pochi intimi, amici e “amici di”. E ad annunciarlo, tra tante polemiche, ci pensano i diretti interessati, non senza gaffe: prima comunicano la data del 18 maggio, poi quella del 19 maggio, infine fanno un ulteriore passo indietro. «Informo che la festa di compleanno per i 30 anni di Varenne si terrà nel mese di maggio all’allevamento di Dario de Angelis ad Eboli. La festa, per motivi comprensibili, sarà ad invito per limitare l’afflusso e garantire la serenità del Capitano. La data, in verità, non è stata ancora fissata definitivamente poiché la proprietà sta facendo alcune valutazioni in merito, per garantirne al tempo stesso una ragionevole fruibilità e un evento col minor stress possibile», si legge nella comunicazione pubblicata sulla pagina Facebook che utilizza l’immagine del celebre cavallo. Le polemiche, chiaramente, non tardano ad arrivare: «Sbandierata questa festa su tutte le pagine social… e adesso è di fatto una festa privata. La coerenza, questa sconosciuta», commenta un utente. «Inutile chiedere l’invito. Chiediamoci piuttosto, sempre per conservare la serenità del Capitano, se la sua proprietà lo farà sfilare al Lotteria… imbiancato e pieno di acciacchi come ogni cavallo di 30 anni. Dalla gloria alla compassione è un attimo», aggiunge Sara. Il campione, ancora una volta, viene mostrato come un trofeo, sfruttato fino all’ultimo centesimo. Nel frattempo, attraverso i canali social, l’allevamento Lj scarica la responsabilità sulla proprietà: «Tanti di voi ci chiedono notizie sulla possibilità di vedere Varenne e circa il suo compleanno. La gestione nonché l’organizzazione di questi eventi è riservata alla proprietà, pertanto chi volesse saperne di più deve consultare la “Varenne official page” su Facebook». Sotto accusa finisce anche la sua Lad, Daniela Zilli , criticata per il presunto “abbandono” di Varenne, dopo una vita trascorsa insieme. «Tante belle parole mentre lo separate dalle stesse persone che se ne sono prese cura e lo strappate dal luogo dove ormai risiede da anni. A poco tempo dall’inizio dell’estate, alla sua età, non lo si sottopone a un viaggio del genere», scrive un altro utente. E ancora: «Ho cavalli da 35 anni ed è innegabile che per loro gli spostamenti siano molto destabilizzanti, soprattutto quando cambia chi li gestisce. Ho dovuto spostare il mio, che aveva 23 anni lo scorso anno, dopo 15 anni in un maneggio, e le prime tre settimane sono state un inferno: ballo dell’orso, nervosismo, destabilizzazione, aggressività verso i nuovi scudieri. C’è chi lo prende bene e chi meno. Resta il fatto che sono animali molto abitudinari e a quest’età sarebbe stato meglio lasciarlo dov’era. Pazienza. Ancora una volta farà ciò che gli viene detto e starà dove gli viene dato da stare».
