Vallo della Lucania. Boom di ricoveri a Pediatria - Le Cronache Cronaca
Cronaca sanità

Vallo della Lucania. Boom di ricoveri a Pediatria

Vallo della Lucania. Boom di ricoveri a Pediatria

di Erika Noschese

Un vero e proprio boom di ricoveri presso il reparto di pediatria dell’ospedale di Vallo della Lucania. Dal 16 al 18 agosto tanti, decisamente troppi, gli accessi al pronto soccorso da parte di bambini colpiti da rotavirus o da virus gastrointestinale e ci si chiede se la causa non sia da ricercare proprio nelle acque del mare, considerato che diversi bimbi hanno iniziato ad accusare i primi sintomi proprio in spiaggia. A denunciare quanto sta accadendo a Casal Velino una mamma salernitana che sta trascorrendo le vacanze estive con la famiglia a Marina di Casal Velino ed entrambe i figli sono stati colpiti da virus gastrointestinale ma per uno dei due è stato necessario il ricovero in ospedale. «Giunta al pronto soccorso, la pediatra di turno mi ha chiesto se mio figlio avesse bevuto l’acqua del mare e sicuramente può capitare perché parliamo di bimbi piccoli», ha raccontato la donna che solo ieri – e dopo quattro giorni di ricovero – ha fatto ritorno a casa. Casal Velino anche quest’anno è Bandiera blu eppure ci si chiede se le acque del mare sono realmente pulite e avere magari una risposta a tutela del benessere di cittadini, turisti, visitatori ma soprattutto dei bambini che scelgono proprio Casal Velino per trascorrere le vacanze estive. Tante sono state le sollecitazioni affinché si possa procedere con analisi approfondite per verificare lo stato di salute delle acque per capire se vi è correlazione con la sintomatologia manifestata dalla maggior parte dei bimbi considerato che si tratta di piccoli che hanno trascorso diverso tempo in acqua. «In questi giorni alcuni stabilimenti balneari sono praticamente dimezzati, molte mamme hanno i loro figli in ospedale o costretti a casa a causa delle conseguenze del rotavirus o dei sintomi legati a virus gastrointestinali», ha raccontato ancora la mamma. In pronto soccorso anche neonati e per molti bimbi, a causa della carenza di posti letto, è stato necessario il trasferimento presso altri ospedali quali, ad esempio, Sapri o Battipaglia. Una situazione tutt’altro che semplice perché, come nel caso della donna che ha scelto di raccontare cosa sta accadendo a Casal Velino sono diverse le famiglie con più figli e tutti ammalati. Chiaramente, i sintomi possono variare ma la situazione che si vive all’ospedale di Vallo della Lucania è paradossale: corridoi invasi dai bambini, mamme e papà costretti a dormire su una scomoda sedia e magari l’altro genitore a casa a badare agli altri figli che hanno preso il virus con sintomi leggeri. «Vogliamo solo sapere se vi è una correlazione tra i tanti casi di virus gastrointestinale e le acque del mare. E se la risposta è no è giusto che sia messo nero su bianco perché le analisi sono state effettuate a giugno quando la zona non era così affollata mentre oggi le presenze sono triplicate, sono nettamente cresciute – ha aggiunto la donna – Medici e paramedici hanno lavorato strenuamente, giorno e notte, soprattutto dal 16 al 18 quando si è registrato l’inferno. Tantissimi bambini in pronto soccorso, la maggior parte provenienti da Casal Velino e tutti con gli stessi sintomi. Atroce vedere questi bambini trasferiti altrove ma purtroppo non vi era altra soluzione. Il personale medico di Vallo della Lucania è stato impeccabile, giustamente non sapevano dove sistemare tutti i bambini ricoverati». Ad oggi ancora tanti i bambini ricoverati e attendiamo, da parte dell’amministrazione comunale, un intervento immediato per accertare lo stato di salute delle acque. Una preoccupazione da non sottovalutare considerato che proprio lo scorso anno nel canale della Venere Azzurra a Lerici è stato individuato il rotavirus, responsabile dei casi di gastroenterite fra i bambini.

1 Commento

    In presenza di canali come a Casal velino che aberrano a mare quando piove, proprio in quelle occasioni bisogna fare le analisi non dopo 7 gg oppure un mese prima. Ci vuole senso di responsabilità e non strafottenza

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