di Omar Domingo Manganelli
A Camerota sono state 2 settimane piene di eventi e di appuntamenti. Domenica 18 novembre il sindaco Scarpitta ha elencato numeri e successi della sua amministrazione, sabato 24 novembre c’è stata l’accensione delle luci e il via alla III^ edizione di Luciammare. In tutto questo l’aspra battaglia tra le varie fazioni, continua ad essere calda. Pierpaolo Guzzo, capogruppo consiliare del Gruppo “Camerota Riparte” è tornato ad attaccare il sindaco Scarpitta. Nel corso del consueto spazio autogestito del gruppo di opposizione, Guzzo è andato giù duro contro il primo cittadino. “Il declino del sindaco Scarpitta è ormai sotto gli occhi di tutti. Basta vedere quanto accaduto in occasione dell’incontro pubblico di una settimana fa. Scarpitta, di fronte a pochi accoliti, chiamati a raccolta dal capo, ha dato vita all’ennesima sceneggiata teatrale: un’ora e quaranta di retorica e autocelebrazione”. Il consigliere poi ha commentato i temi trattati da Scarpitta: “Ci chiediamo che fine hanno fatto i 15milioni di euro di debiti sbandierati ai quattro venti dal sindaco di Camerota nel comizio dello scorso anno. Noi non ne abbiamo trovato traccia nè nel bilancio nè nell’incontro pubblico di quest’anno. La verità – ha proseguito Guzzo – è che la gestione finanziaria di Scarpitta rischia di portare al disastro il comune. Non è vero che sta risanando il bilancio, anzi. Non paga i debiti vecchi ma solo quelli della sua gestione, questo produrrà un’ondata di decreti ingiuntivi da parte dei vecchi creditori, con un aggravio di spese legali ed interessi la cui responsabilità sarà solo di Scarpitta”. Guzzo poi è entrato nel merito di alcune questioni più specifiche: “Un esempio eclatante è quello dei dipendenti della spazzatura. Si vanta di pagare le mensilità ai dipendenti della Sarim. Ma il sindaco omette di dire che non ha pagato una sola mensilità arretrata ai dipendenti ex Yele. Ha trovato la scusa del decreto ingiuntivo per lavarsi le mani e non mantenere le promesse con i lavoratori. Troppo facile amministrare disinteressandosi delle vecchie debitorie”. Sulla Soget invece il capogruppo non usa mezzi termini: “Ormai è chiaro che questa amministrazione vuole tenersi stretta la Soget, noi faremo di tutto per mandarla via. Le imprese e i cittadini sono in ginocchio”.
I cittadini di Camerota, fino a prova contraria, sono persone per bene, delle autocelebrazioni ne hanno e ne abbiamo le tasche piene. Risponda sui problemi. Completi le slide non omettendone nessuna. Dica alla cittadinanza, non necessariamente davanti alla Chiesa, che a fronte di quelle cifre a risparmio per aggi sul ruolo ordinario dell’Imu e della Tari ha compensato la Soget inasprendo invece gli agi sugli accertamenti (15%) a carico, questi sì, esclusivamente dei contribuenti, che ha costretto e autorizzato la Soget ad una azione ancora più intransigente nella sua attività di accertamenti e recuperare quanto lasciato per strada e farle fare bella figura, cosi’ come tutti i servizi che avrebbe dovuto fornire per qualche milione di euro. E soprattutto dica ai suoi cittadini che per questi suoi appariscenti successi, che buttano solo fumo davanti agli occhi della gente ignara, ha ancora di più gratificato la Soget sollevandola dall’obbligo, così come prevedeva il contratto, di lasciare alla scadenza del medesimo al Comune di Camerota l’intera Banca dati costruita nel frattempo. Dica ai suoi concittadini che se la precedente Amministrazione, guidata da Romano, ha il triste merito di aver portato qui la Soget, lui ha voluto emularla creando tutti i presupposti per il rinnovo contrattuale fra 7 anni circa. Lo invito – in qualità di rappresentante di una gran parte di popolo stanca delle sue vessazioni – a voler chiedere scusa ai cittadini di questo nobile Comune dove vivono ed operano persone laboriose, dignitose e rispettose. Una tassazione selvaggia li rende evasori, ma evasori di necessità. Forse solo Scarpitta e la sua amministrazione non se ne accorgono. O forse fanno solo finta. Secca la replica al vicesindaco Francesco Calicchio che aveva accusato chi non vuole la Soget di non voler pagare le tasse. “Sono pronto a mostrare pubblicamente il mio certificato tributi. Invito tutti gli amministratori a fare lo stesso visto che il sindaco ha chiamato evasori i cittadini del comune di Camerota. Si dovrebbe vergognare”. Infine Guzzo ha commentato anche la recente vicenda apparsa sui quotidiani nazionali relativa a presunti abusi che coinvolgerebbero familiari del sindaco e la sua attività imprenditoriale. “Per cinque anni lui mi ha giudicato, mi ha condannato in tutte le sedi senza che io fossi destinatario di avvisi di garanzia per reati penali o illeciti amministrativi. Io oggi non farò quello che lui ha fatto a me perchè le questioni personali debbono rimanere separate dai giudizi politici. Quello che è certo, è che Scarpitta non potrà dare mai più lezioni di legalità a chicchessia. Quello che ci preoccupa è che le vicende del sindaco possano accendere i riflettori degli organi di controllo sul comune di Camerota come se questo fosse un territorio interessato dalla speculazione selvaggia. È una situazione che potrebbe compromettere tutti, anche i responsabili di abusi che si sono manifestati nel nostro comune per motivi di necessità, come ad esempio la realizzazione della prima casa. La verità è che anche questa situazione è frutto del clima di terrore voluto da questa amministrazione. Stiamo vivendo una fase di imbarbarimento della politica che non si era mai vista prima, e questo è colpa del sindaco e del suo modo di intendere la politica che è profondamente diverso dal nostro”.
Omar Domingo Manganelli