di Monica De Santis
Contro i proprietari di cani incivili, il sindaco di Atrani, piccolo comune della Costiera Amalfitana adotta una soluzione innovativa e che potrebbe rivelarsi efficace: una banca dati del Dna per sanzionare i proprietari di cani incivili, compresi i turisti. La proposta è stata approvata dal consiglio comunale che ha votato all’unanimità la modifica del Regolamento sul decoro urbano per combattere il problema delle deiezioni canine usando l’analisi delle feci come deterrente per ipadroni di quattrozampe che non provvedano a mantenere il paesino pulito. Dunque sarà istituito un registro dei profili genetici, dei Dna, collegati al microchip dei cani che vivono o soggiornano per più di 7 giorni ad Atrani. I proprietari dei cani potranno, fino al 15 settembre, effettuare il prelievo in maniera del tutto gratuita; dopo quella data dovranno provvedere a proprie spese ad effettuare il test, che resta obbligatorio assieme alla comunicazione del microchip. Per incentivare l’iniziativa è prevista, grazie ad una convenzione, l’effettuazione anche del test per la Leishmaniosi. Dopo la creazione della banca dati, al ritrovamento di un escremento al suolo pubblico la polizia locale, in collaborazione con Miramare, ne preleverà un campione e lo farà analizzare, consentendo in questo modo di collegarlo al microchip e risalire al padrone, facendo pagare a questi una multa e le spese dell’analisi effettuata per risalire a lui.