di Olga Chieffi
L’opera lirica è stata servita in primissima serata, ieri sera, a “In prima fila con…” il contenitore virtuale di Le Cronache, con super-ospite il baritono Biagio Pizzuti. Charme e simpatia per il musicista salernitano che nasce pianista e, in una session di audizioni, in veste di accompagnatore, dopo la decima aria di Musetta, esplode e intona in maschera a piena voce, il battibecco tra Alcindoro e Marcello, fino alla stringa dello stivaletto. Di qui, su consiglio del direttore Yoram David, ha intrapreso gli studi di canto, che lo hanno portato a calcare da subito i maggiori palcoscenici internazionali. Il baritono ha ruoli seri, ma i più amati sono i buffi e il nutrito pubblico che si è interfacciato con noi, sui canali social del giornale, ha subissato di domande Biagio Pizzuti, il quale ha dovuto rispondere, circa i rapporti con la critica musicale, gli impegni che lo portano spesso lontano dalla famiglia, i ruoli che l’attendono alla riapertura dei teatri. Ma quali graditissimi ospiti a sorpresa, intervenuti a supporto del nostro Biagio, son comparsi il tenore Francesco Pittari e il regista Riccardo Canessa. Francesco e Biagio, oltre a dividere il palcoscenico in diverse occasioni, l’ultima proprio a Dresda, in occasione dell’incisione di Traviata, diretta da Daniel Oren, sono anche da sempre fratelli granata in curva Sud, al seguito della Salernitana, e hanno confessato di aver accettato il collegamento con Le Cronache, sperando di incontrare il granatissimo per eccellenza, Tommaso D’Angelo. Sono scorse, quindi, le immagini di opere e palcoscenici prestigiosi, come quelli del teatro veronese per “Il parlatore eterno”, di Amilcare Ponchielli, diretto proprio dal nostro Daniel Oren, e ancora l’aria del Conte d’Almaviva dalle Nozze di Figaro mozartiane, “Hai già vinta la causa – Vedrò mentr’io sospiro”, voce splendida nel suo caldo, velluto scuro, dalla “mano” morbida, e un’emissione che dona omogeneità ad un fraseggio di alta scuola, un video speciale girato per la pandemia, in cui oltre ad attraversare diversi ruoli femminili, lo si sente esplodere nell’entrata del barone Scarpia, cui un giorno darà voce sul serio, e Lord Enrico Ashton, ruolo con cui ha vinto il concorso Toti dal Monte, fino a chiudere con l’ultimo video con Gianni Schicchi e l’aria “Era uguale la voce”, dove abbiamo continuato ad apprezzare le doti vocali di Biagio, unitamente alla sua intraprendente recitazione. Ma il dialogo ha anche toccato argomenti seri, quali l’insegnamento della musica e in particolare del canto. Infatti, in questa pandemia si è visto veramente di tutto in rete, non ultimi pseudo-insegnati di canto, ma anche di quasi tutti gli strumenti, che senza alcuna renitenza mettono in pubblico, lezioni, gorgheggi e quant’altro, non rispettando quel filo sottile, fortissimo e invisibile che lega il maestro all’allievo, non prevedendo di poter finire entrambi, avviliti calpestati, sotto il pubblico flagello, per dirla con Don Basilio. E ancora, su certa critica e il web che ha trasformato tutti in giornalisti-musicali, ma che per Riccardo Canessa, Francesco Pittari e Biagio Pizzuti, lasciano il tempo che trovano, cedendo il passo a quanti sanno che, per redigere un articolo bisogna almeno sapere cosa si va ad ascoltare e soprattutto di cosa si va a scrivere. Grande fiducia nell’apertura dei teatri da parte di tutti :“Sono luoghi veramente sicuri – ha affermato Biagio Pizzuti in partenza per Mosca per un concerto dedicato ad Haendel, con il suo Oreste – a differenza di tanti altri e bisogna impegnarsi per riaprirli e ri-conquistare la fiducia del pubblico”. Omaggi ancora da Biagio e Riccardo Canessa due uomini di teatro e di musica che hanno sposato per intero l’arte con “Dicitencello vuie” e l’ evocazione, riuscitissima, del nostro Daniel Oren, che siamo certi, varcherà presto la soglia virtuale del nostro salotto musicale, e la speranza di vedere veramente Biagio svolgere il ruolo del farmacista, ma nei panni di Dulcamara. Per rivedere la puntata di ieri basta cliccare sul link: https://youtu.be/3vabWYH5p3w