di Redazione Cronache
Torquato chiude l’anno in bellezza! Sull’ospedale Umberto I tira ancora una volta le orecchie al Governatore della Campania e gli ricorda gli impegni non mantenuti e il problema del Dea di secondo livello mai attribuito all’ospedale che è punto di riferimento sanitario per l’intero Agro nocerino e buona parte ella zona vesuviana. Carenze di organico infermieristico, pochi anestesisti, scarso personale ausiliario, e una struttura che avrebbe bisogno di interventi di manutenzione rischiano di depauperare un riferimento medico-chirurgico che nel passato ha rappresentato un punto di eccellenza nell’intera Regione Campania.
Torquato chiama a raccolta tutti i sindaci e ricorda al Governatore della Campania i suoi impegni. De Luca, però, sembra dimostrare ancora una volta come l’Agro sia considerato solo un serbatoio di voti, salvo poi a lamentarsi quando la protesta contro di lui va in scena davanti al cinema dove tiene i comizi elettorali. Oppure, che se guarda con attenzione a qualche realtà lo fa solo con Sarno rispetto alla quale deve salvaguardare più che i sarnesi, la fedeltà obbediente del sindaco in carica quando ha ricoperto la carica di presidente della Provincia. Il problema, però, per Torquato, è che proprio lui l’alleanza con De Luca l’aveva stipulata.
Ora, in verità il sindaco sta tentando di liberarsi da quell’abbraccio elettoralmente perdente, e più si libera più recupera un ruolo da primo attore. Più torna sotto l’ala protettiva del Governatore e più perde terreno nella laedersheep.
L’ospedale è la più classica cartina di Tornasole di questa vicenda. Nel momento in cui Torquato si mette a capo della protesta trova gli altri sindaci al suo fianco. E Torquato è fin troppo intelligente da non capire che solo continuando così lui torna ad essere al centro del dibattito politico. Torna ad essere una pedina fonamentale sullo scacchiere politico provinciale in grado di dettare legge e di farsi ascoltare. Ci riuscirà? Il precedente non è da tener in debita considerazione. Solo negli ultimi mesi Torquato ha rivendicato indipendenza assumendo un ruolo da primo attore. Continuerà così nel 2019? Se lo farà lo stesso Governatore dovrà fare i conti con il sindaco di Nocera Inferiore per le prossime regionali. Se Torquato cercherà di restare nel guado e allora De Luca avrà vinto l’ennesima partita nell’Agro non facendo crescere una classe politica capace di rivendicare autonomia e indipendenza da Salerno. Tanto, a Sarno Canfora ha già dimostrato di non essere capace di alzare la voce con De Luca. E se Torquato aspetta ancora rischia di ritrovarsi con il suo giovane collega di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, che sarà cresciuto abbastanza per diventare un avversario temibile. E Cuofanao ha davanti a se ancora altri cinque anni per giocarsi le sue carte. Le carte di Manlio Torquato invece hanno tempi molto più ristretti. Allora il 2019 diventa l’anno della svolta. Torquato si metta a capo dell’Agro e l’Agro lo seguirà, altrimenti i cittadini dell’Agro si cercheranno un altro leader.