di Andrea Pellegrino
Si è giocato tutto in una notte. Sia a destra che a sinistra. Dalla sua Ciriaco De Mita ha mantenuto l’accordo con Vincenzo De Luca ed ha schierato la sua Udc campana con l’ex sindaco di Salerno, chiudendo così la stagione della dura lotta politica tra i due.
Ma è certamente una Udc ai minimi termini quella che si presenta agli elettori del centrosinistra. E se Luigi Cobellis, coordinatore provinciale dell’Udc e capogruppo regionale, non sarà candidato ma supporterà il progetto di De Luca (d’altro canto è stato lui uno dei protagonisti dell’accordo a sinistra), in molti nelle ultime ore hanno sbattuto la porta restando nella coalizione a sostegno di Stefano Caldoro. E’ il caso dell’uscente Giovanni Baldi che dopo diverse giravolte (compreso un brevissimo passaggio in Forza Italia) ha trovato collocazione nella civica “Caldoro presidente”. L’assessore regionale Pasquale Sommese sarà invece nella lista Ncd Campania Popolare (nel collegio napoletano) insieme al collega di giunta Severino Nappi. Già qualche giorno fa Sommese aveva annunciato le dimissioni dalla carica di coordinatore regionale dell’Udc. Lascia De Mita anche l’uscente Carmine Mocerino che sarà nella lista napoletana di “Caldoro presidente”. In campo, invece, nell’Udc nel napoletano il consigliere regionale Biagio Iacolare. A Benevento in segno di protesta con le scelte regionali, l’Udc non ha presentato la lista. Fallito, invece, il tentativo di candidare il sindaco di Pontecagnano Faiano Ernesto Sica che ha mantenuto la sua segreteria politica aperta fino a tarda notte. A condurre le trattative il sindaco di Siano e vicepresidente della provincia di Salerno, Sabato Tenore.
Ed è guerra interna all’Udc salernitana, con il presidente provinciale Vincenzo Inverso che contesta la linea del segretario Cobellis. «Il repentino cambio di casacca di una parte dell’Udc campano non merita particolari commenti. Stimola solo un senso di profonda indignazione nei confronti di chi pensa che gli schieramenti si possano cambiare come le camicie per mero calcolo di potere. Noi abbiamo una idea diversa della politica e del potere: coerente, chiaro, lineare. Pensiamo che il sostegno al presidente Caldoro sia giusto non solo perché ha governato bene ma anche perché è in sintonia col progetto che Udc e Ncd hanno deciso di portare avanti a livello nazionale. Per questo ci meraviglia che il segretario del nostro partito, unilateralmente e venendo meno alle decisioni assunte a livello nazionale, abbia consentito e sostenuto tale indecente operazione di trasformismo politico a sostegno di De Luca. Un simile inqualificabile comportamento si commenta da solo. Noi dirigenti nazionali e regionali dell’Udc restiamo leali e coerenti con il progetto di area popolare e della costruzione di un’area moderata competitiva e alternativa alla sinistra. Consapevoli del fatto che non sono quattro datati colonnelli dell’Udc ma gli elettori a governare le nostre scelte e il sostegno a Stefano Caldoro»
Notte turbolenta anche per i forzisti salernitani che ieri sera si sono precipitati all’hotel Mediterraneo a Napoli (quartier generale di Stefano Caldoro) per completare la lista dopo l’addio del sindaco di San Valentino Torio Felice Luminello, candidato nella lista “Noi Sud”. Al termine di un lungo vertice la scelta del commissario provinciale azzurro Enzo Fasano è ricaduta su Francesco D’Antuono, nipote dell’ex consigliere regionale Pasquale Marrazzo.
In rotta con il partito anche Enzo Pasca che si candida nella lista “Popolari per l’Italia” ed annuncia le sue dimissioni dalla carica di vicecoordinatore di Forza Italia Cilento. «Il mio impegno – dice – sarà finalizzato esclusivamente a dare il massimo apporto all’attuale Governatore che in cinque anni ha dato una forte impronta con le sue doti morali, la sua oculatezza e la sua capacità gestionale al servizio della Regione Campania. E’ anche con grande rammarico che ho dovuto constatare la assoluta chiusura nei miei confronti da parte del mio stesso partito di appartenenza, quella Forza Italia dove ho sempre profuso il mio impegno in termini economici ed umani anche da Vice Coordinatore di Forza Italia Cilento, organizzando riunioni e convention oceaniche come a Cannalonga che mai si erano viste e mai si vedranno più. I vertici del partito capeggiato dalla leader nazionale Mara Carfagna e dal commissario Enzo Fasano hanno ritenuto poco opportuna e poco rappresentativa una mia candidatura sul territorio del Cilento, ritenendo altri più rappresentativi di me sul territorio. Ne ho preso atto e per questo intendo dimettermi da un partito come Forza Italia che si è rivelato ingrato nei confronti di chi ha sempre profuso passione e dedizione per accogliere illustri sconosciuti. Ci conteremo a fine maggio».Tra le novità della giornata, la prima uscita ufficiale del nuovo coordinatore cittadino di Forza Italia, Raffaele Adinolfi, consigliere comunale di Salerno.