Tutti i vincitori del Coffi-CortoGlobo - Le Cronache
Spettacolo e Cultura Cinema e Tv

Tutti i vincitori del Coffi-CortoGlobo

Tutti i vincitori del Coffi-CortoGlobo

Proiettare la realtà non è solo un gioco di parole, ma un modo per investire nel futuro. Sulla base di questa convinzione lo scorso 8 dicembre è partita la XVI edizione del «Coffi – CortOglobo Film Festival Italia», in versione streaming sul portale www.coffifestival.it. Ora trova la sua conclusione con i nomi dei 4 vincitori nelle rispettive categorie: Sguardi d’Autore, Nuovi Percorsi, Animazione, Documentari. A scegliere i lavori migliori è stata una giuria tecnica composta da: Mimmo Calopresti, regista di grandi produzioni cinematografiche (“Come si fa a non amare Pier Paolo Pasolini”, “Volevo solo vivere”, “La maglietta rossa”, “La seconda volta”, “La parola amore esiste”) nonché presidente della giuria tecnica Coffi; il regista, sceneggiatore e scrittore Aurelio Grimaldi (“Mery per sempre” e “Ragazzi Fuori” come sceneggiatore, mentre tra i film diretti “Le buttane”, “Iris”, “Nerolio”, “Il delitto Mattarella”); il regista Giorgio Verdelli (“Pino Daniele-Il tempo resterà”, “Paolo Conte. Via con me”, “Ezio Bosso. Le cose che restano”); il regista Francesco Prisco (“Nottetempo”, “Bob & Marys criminali a domicilio”); Maurizio Gemma, direttore della Film Commission Regione Campania. Dopo un acceso dibattito tra i giurati, i vincitori della XVI edizione del Coffi – CortOglobo Film Festival Italia sono per Sguardi D’Autore: Coriandoli (regia di Maddalena Stornaiuolo) Napoli. Scampia. Vele. Una bambina legge, chiusa fuori, nel proprio balcone. Un ragazzino l’osserva. I due si incontrano, è la festa di Carnevale. Un luna park fa da sfondo al party. Variegata gioventù si sfrena tra i palazzoni di cemento. Totoriello e Speranzella, Cenerentola e Hulk, dieci anni a testa, seduti su una panchina di periferia. Perché leggi sempre al balcone? domanda lui. La risposta è il canto di una sirena crocifissa. La risposta è un coltello che taglia i capitoni. Il vomito di una figlia di un fine pena mai. “Bimba Sperduta” nella stazione dei treni persi, una Cenerentola senza fatina, senza bibidi bobidi bu. Speranzella a cui hanno rubato la felicità. Speranzella figlia di una puttana che per dispetto vola come una farfalla. Per Nuovi Percorsi: The Devil’s Avocado (regia di Edoardo De Luca) Sai quanti chilometri devono percorrere i tuoi avocado per raggiungere la tua tavola? Il tuo impatto ambientale durante l’acquisto? O anche quanta acqua è necessaria per un toast all’avocado? Ci siamo resi conto che tendiamo a occuparci dei problemi finché sono coperti dai media; poi li dimentichiamo. Questo film affronta un problema etico cruciale che è vicino a tutti noi, in modo comico. Per Animazione: A man walks into a bank (regia di James Whitelaw) Quando il tempo cambia, ciò che era strano, illegale o sbagliato una volta, è normale, accettabile, legale e giusto in un altro tempo. Per Documentari: Zaytun – Fuori Campo (regia di Costantin Rusu) Shatila è un campo profughi palestinese di Beirut dove vivono, in un chilometro quadrato, oltre ventimila persone cui la legge libanese nega il diritto a svolgere lavori qualificati. In questo contesto alcune adolescenti si sono riunite in una squadra di basket, affrontando il tabù dell’emancipazione femminile e lottando per poter competere nei tornei ufficiali. Menzione per Migliore Regia a Porappé (regia di Jesús Martínez) e per l’idea più originale a 652 miles = 0 (regia di Giulio Gobetti)