di Olga Chieffi
E’ finalmente giunto il giorno dell’inaugurazione del Mood, il lounge bar di Antonio Bruno, che attende, oramai, da un anno di poter aprire i suoi spazi, in via Ripa, 44 in Battipaglia. L’appuntamento per gli habituè dell’aperitivo domenicale e per tutto ciò che possa racchiudere la parola incontro, è fissato per domani alle ore 11. “A vida è a arte do encontro” scriveva il poeta Vinicius de Moraes e Antonio Bruno ci rende partecipi della prima tappa di un lungo percorso, di uno spazio nuovo che aprirà le porte all’incedere di cose e persone, con cui inspiegabilmente, ci si troverà a condividere più di quanto si possa immaginare, uno stato d’animo, una tensione dello spirito, prima ancora che un modo d’essere, ovvero un “Mood”. Esiste un legame stretto tra il pensiero filosofico dell’esistenza e della ragione umane e il sapere del progettare-costruire, entrambe hanno un comune e fondamentale riferimento, lo spazio. Noi uomini della fine ereditiamo il concetto di spazio come extensio, con esso Cartesio pensava lo spazio quale pienezza e continuità della materia e, quindi, quale medium del movimento, del tendere avanti a sé, quale sinonimo dell’amplificazione. Il Mood è pronto a determinare una cosa come cosa-per-l’uomo, che diventa condizione dell’esistenza, punto di riferimento dell’esperienza, l’esistenza razionale, assumendo, quindi, la caratteristica comunicativa o sociale di “luogo familiare”. Uno spazio, il Mood, che potrà considerarsi il segno, nel suo divenir parola, suono, immagine, che diventa di-segno, archè, principio in quanto da-dove della progettualità, essenziale punto di dipartimento di ogni pensiero che, per essere se stesso deve discernere, orientarsi, gustare, rilassarsi e “giocare” e che, da domani, prenderà a offrire qualcosa di una drammaturgia segreta, che porterà tutti noi a “fare parte della scena”, al fianco di Antonio Bruno e della sua giovane e determinata crew. Dietro al bancone troveremo il barman Valerio Citro, il cui pensiero abbraccia tutto il mondo del bar, partendo dai classici IBA e dalle loro rivisitazioni che proporrà, per finire con quelli che si definiscono signature drink, ovvero i cocktail della casa, creati da lui stesso e dal suo mentore Domenico Di Fede, l’esperto bar manager, con qualche tocco di mixology che lascerà stregati i clienti. “Il concept del Mood – afferma Valerio – è stato fin da subito un progetto che mi ha intrigato, dove potrò dare sfogo alla mia creatività dietro il bancone e a casa dove trascorrerò parte del mio tempo a studiare i possibili abbinamenti per cercare di servire i migliori drink possibili. Ovviamente, tutto questo grazie al titolare Antonio il quale ha subito creduto in me. Il drink che mi sento di consigliare nel giorno dell’inaugurazione è il cocktail della casa “The Wind Rose”. Alcuni ingredienti di questo cocktail possono richiedere anche qualche giorno di preparazione. Come suggerisce il nome all’interno troviamo il liquore alle rose e, per questo motivo, abbiamo deciso di dedicarlo alle donne, ma invitiamo anche gli uomini a provarlo e sono sicuro che non rimarranno delusi”. Ha scelto un lavoro che si fa con amore, Antonio Bruno, che deve essere sostenuto da una grandissima passione, da una predisposizione per la curiosità umana in tutti gli ambiti, per riuscire in quel fantastico gioco di miscelazioni umane ed emozioni che dovranno riuscire a mantenersi in equilibrio dalla mattina fino a tarda notte. “Amare la propria terra significa restare, significa raccogliere la sfida di riuscire a realizzare un sogno senza dover andare via. Sfida – questo il messaggio di Antonio Bruno – che, mai come oggi, è ardua e stimolante. Noi del Mood l’abbiamo raccolta in pieno, in un momento difficile per tutti. Siamo un team giovane che vuole crescere insieme, che vuole offrire e al tempo stesso vivere nuove esperienze nella propria città, nella propria regione, una delle più belle del mondo. Io, mio fratello Francesco, i ragazzi del team Mood, Angelica Frasca e Matteo Sala, che saranno i vostri consiglieri e creatori di quello speciale legame con il cliente, un qualcosa di molto molto raro, un rapporto di fiducia molto importante che, siamo consci, si acquisisce soltanto con il tempo, auguriamo a tutti di veder nascere e crescere tante altre attività come la nostra, per far squadra e far ritornare a splendere una città che soffre e che merita di rinascere, di ritornare ad essere prestigioso incrocio sociale e culturale per la provincia di Salerno”.