Si riaccendono i riflettori sulla necessità di prevenzione e soccorso pubblico nei casi in cui dovessero verificarsi emergenze sanitarie per improvvise patologie cardio-respiratorie. Scende in campo il Comando regionale della Guardia di Finanza, nell’ambito dei propri compiti istituzionali di controllo del territorio, compreso il tema sempre più attuale della salute dei cittadini.
Domani, lunedì, si terrà un articolato corso di formazione di primo soccorso cardio-rianimatorio con utilizzo del defibrillatore semi-automatico. All’iniziativa parteciperanno cento militari in servizio in Campania, comandati dal generale Alessandro Barbera. L’evento si svolgerà presso la Facoltà di Biotecnologie della Università Federico II, presieduta dal professore Gennaro Piccialli e sarà svolto dagli istruttori della Associazione Scientifica Emergenze Cardiologiche presieduta dal professore Maurizio Santomauro.
Il noto cardiologo e aritmologo, alcuni giorni fa, nel corso di un’intervista rilasciata al magazine RQ-Resistenze Quotidiane e al nostro giornale, evidenziò i rischi dei giovani che, senza adeguati controlli, svolgono attività sportiva amatoriale. Sono circa 1500 i decessi che, ogni anno, funestano campi e campetti di calcio e di altre attività agonistiche tra dilettanti.
«Se una morte improvvisa si verifica nel corso di una competizione di dilettanti, per esempio una partita di calcio, la notizia ha una sua naturale amplificazione. Vi sono, però, altri contesti che non ottengono alcuna ribalta mediatica: la partitina tra amici al campetto, la morte avvenuta nella piccola palestra di paese che, per evitare ricadute assicurative, tenta di non far circolare la notizia. I dati però sono quelli, circa 1500 morti all’anno. Cifre che, nella loro drammaticità, ci obbligano a richiedere una radicale riforma». L’appello alla vigilanza del professore Maurizio Santomauro, presente spesso nella nostra provincia per iniziative dell’Associazione Grazie di Cuore presieduta dal cardiologo Carmine Landi, non deve indurre, tuttavia, a generalizzazioni approssimative: «Lo sport fa bene a tutte le età, ovviamente deve essere graduato nella sua intensità in base appunto agli anni e alle condizioni fisiche di chi lo pratica. Il problema non è, quindi, di evitare o limitare l’attività sportiva – chiariva il noto cardiologo – ma di stabilire gli esami da fare per uno screening perlomeno minimo, che sia in grado di farci capire i soggetti che rischiano nel corso di esercizi fisici, soprattutto agonistici».
In effetti, pur con una tutela giuridica ferma a circa 40 anni ha, vi sono dei precisi doveri ai quali non è possibile non ottemperare: «Dal primo luglio 2017 ogni impianto sportivo – ricordava Santomauro nell’intervista-denuncia da noi rilanciata – deve essere dotato di un defibrillatore semi automatico o a tecnologia più avanzata e non v’è dubbio che il Covid abbia determinato, anche per la defibrillazione sportiva, un abbassamento della guardia. È anche diminuita l’attenzione per scoprire patologie congenite. In una parola, vi è una minore attenzione su campi e campetti di calcio, quando in quei luoghi sarebbero necessari più defibrillatori e più prevenzione primaria».
Controlli, controlli e controlli: è la parola d’ordine che deve suscitare nuovi atteggiamenti di cittadini, soprattutto genitori, associazioni sportive e pubblici poteri. La risposta di domani della Guardia di finanza, quindi, rappresenta un momento di sensibilizzazione rilevante verso un tema che non può più essere trascurato.
«Continueremo ad essere al fianco del professore Santomauro – conferma il dottore Carmine Landi – con altre attività che dovranno coprire tutto il Salernitano, per assicurare la sicurezza a tutti i cittadini e soprattutto ai giovani che svolgono attività sportiva. Si tratta di un problema che non è soltanto socio-sanitario ma culturale. Dobbiamo stimolare nuove interrogazioni nella nostra società e spingere i cittadini a una compiuta auto-tutela della loro salute, attraverso una vigilanza attenta di ogni contesto e anche svolgendo utili e proficue pressioni presso la pubblica amministrazione. Le risposte sono incoraggianti e l’iniziativa di domani della Guardia di finanza lascia davvero ben sperare in un futuro diverso».