Loredana Laureana è una giovane imprenditrice agropolese che da sempre vive nel campo del turismo e della ricettività. per lavoro, gestisce l’attività di famiglia, uno dei più rinomati alberghi agropolesi e famoso anche a livello nazionale. Oltre a ciò, è anche presidente dell’Associazione Operatori Turistici di Agropoli, molto attiva sotto numerosi pinti di vista, nonché coordinatrice di Confesercenti per la cittadina cilentana. In questi giorni, col fine settimana pasquale in corso, comincia ufficialmente la stagione turistica con quello che sarà un preludio dell’estate. È molto propositiva per il futuro: “nei prossimi giorni si prevede, e nel fine settimana, un’occupazione delle strutture ricettive aperte in questo periodo tra il 70 e l’80 % quindi sarà un buon banco di prova per la nostra città. Il consiglio di noi operatori turistici agli amministratori è di avere sempre gli obiettivi focalizzati sulle caratteristiche locali senza la necessità di snaturarci per correre dietro alle mode del momento”.
La settimana di Pasqua, dà il via alla stagione turistica. Cosa si prospetta quest’anno?
“Per il week-end di Pasqua si prevede un’occupazione delle strutture ricettive aperte in questo periodo tra il 70 e l’80 per cento quindi sarà un buon banco di prova per la nostra città”.
Come si sta preparando la città di Agropoli?
“Agropoli si sta preparando a questo week-end con la pulizia del litorale e dei maggiori punti di interesse ma siamo ancora molto lontani dal poter dire di essere pronti per i primi grandi flussi turistici. Non sono previsti grandi eventi a parte la processione. Gli amministratori ci hanno assicurato per questa stagione turistica la risoluzione di questo problema, l’istituzione di tre navette turistiche con relative pensiline informative, una maggiore sicurezza dei luoghi più frequentati e una grande attenzione alla pulizia e al decoro urbano. Sarebbero queste le basi da cui partire, non possiamo che attendere per verificare ciò che effettivamente verrà realizzato. Al momento i segnali sono davvero pochi”.
E invece il Cilento?
“Mentre nei paesi del Cilento sono previste diverse manifestazioni della via Crucis, Pasquettart ad Agnone e Rapa Nuj ad Ascea oppure eventi più caratteristici della tradizione Cilentana nei paesi interni”.
Cosa possiamo dire a chi amministra? Cosa si può fare di più?
“Si potrebbe fare molto di più ad Agropoli, considerando le potenzialità date dalla posizione e dalle tipicità che ci contraddistinguono. Penso, ad esempio, al centro storico e al suo castello, al lungomare, al porto turistico e alla bellissima passeggiata che partendo dal convento di San Francesco potrebbe arrivare fino al Tresino con la sua area naturalistica particolarmente vocata alle caratteristiche “scampagnate” di Pasquetta. Pasqua arriva sempre dopo un lungo periodo “dormiente” invernale durante il quale si dovrebbero programmare le attività e, invece, puntualmente ci facciamo trovare impreparati o, comunque, non totalmente preparati a questo evento. Il consiglio di noi operatori turistici agli amministratori è di avere sempre gli obiettivi focalizzati sulle caratteristiche locali senza la necessità di snaturarci per correre dietro alle mode del momento. La natura e la storia ci hanno regalato già tanto, basterebbe valorizzare ciò che abbiamo e programmare per tempo le attività. Purtroppo, ad oggi, ancora soffriamo del problema dei cumuli antropici di posidonia che rappresentano un’enorme preoccupazione per alcune zone della città considerando che i maggiori flussi turistici derivano dalla fruibilità delle spiagge”.
Viabilità e trasporti, con le loro immense difficoltà, in che modo possono pesare sull’afflusso turistico?
“È noto a tutti che viabilità e trasporti rappresentano un focus per le mete turistiche e che il Cilento, in generale, pecca moltissimo in questo senso. La vivibilità del territorio per chi arriva in treno è pressoché nulla, così come per chi dovesse decidere di arrivare in aereo e spostarsi con i mezzi pubblici. L’unica alternativa rimane l’auto se si vuole visitare il Cilento e anche in quel caso le difficoltà non sono poche nei giorni di maggiore concentrazione turistica. Direi che il peso di tutto questo si ripercuote non solo nella fruibilità e vivibilità del territorio ma anche nella scelta della meta delle proprie vacanze. Proprio per questo quest’anno, con AOTA, stiamo cercando di chiudere un accordo con una ditta di sharing per promuovere l’utilizzo delle e-bike presso le strutture associate. Un progetto in itinere che speriamo di poter realizzare quest’anno o, al massimo, l’anno prossimo”.
Crisi energetica e aumento del costo delle materie prime: gli italiani andranno in vacanza? E se sì, come?
“La crisi energetica e l’inflazione stanno danneggiando moltissimo la nostra economia già provata dagli anni Covid. Gli italiani non rinunceranno alle vacanze ma avranno la necessità di risparmiare (quindi diminuirà la spesa pro capite) andando ad incidere sul numero di giorni delle vacanze e sulla scelta della meta che potrà spostarsi su alcune località estere più economiche rispetto all’Italia”.