«Troppi litigi in casa» Ma nessuno interveniva - Le Cronache
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«Troppi litigi in casa» Ma nessuno interveniva

 

 

di Giovambattista Rescigno

SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO – Nessuno ha voglia di parlare, anche in mezzo alla strada c’è poca gente. A poche ore di distanza dalla notizia del decesso della piccola Iolanda c’è grande disperazione. La frazione San Lorenzo, si è chiusa in un silenzio tom- bale, le strade, per chi conosce quel luogo sempre in movimento, sono deserte, ciò non è cosa di tutti i giorni. La notizia ha sconvolto tutti, anziani e giovani, e tutti si chiudono nel massimo silenzio, in particolare quando vengono avvicinati e vengono loro rivolte domande sull’evento, tutti cercano di tacere la notizia per non dar ancora più clamore al fatto e far ricadere sulla piccola cittadina l’onda mediatica che metterebbe in risalto in modo negativo il paese. Coloro che si lasciano scappare qualche parola sul fatto fanno la loro premessa – qui queste cose non si sono mai verificate, è la prima volta che succede una cosa del genere – e nessuno riesce a darsi una spiegazione su ciò che è accaduto, ma sul perché si sia verificato. Ma a quanto pare però tutti, o almeno quelli del vicinato sapevano che all’in- terno di quella famiglia vi erano dei problemi sembra legati ad un trascorso di tossicodipendenza del Passariello che da poco aveva la- sciato una comunità di recupero e che a seguito di ciò, il comune aveva iniziato un monitoraggio della famiglia attraverso i servizi sociali che avevano fatto più volte visita per l’inizio di un programma di assistenza ed aiuto, avendo l coppia tra l’altro un altro figlio minore e che questa mattina a quanto pare dopo l’evento sia stato affidato ai servizi sociali. I vi- cini nel massimo riserbo hanno riferito di aver sentito più volte Giuseppe urlare, ma di non essere in grado di specificare il perché delle urla e se le stesse fossero state rivolte verso i figli o verso la moglie Imma. La famiglia Passariello – Monti, viveva a San Lorenzo da circa un anno, proveniente dalla vicina Pagani pochissime amicizie, pochi rapporti con la gente del posto, una semplice conoscenza di vicinato tanto da non essere così conosciuti dalla gente del posto, qualcuno ha chiosato che se gli accertamenti medici sul corpicino della piccola e le indagini porteranno a chiarire che la causa del decesso della piccola Jolanda sono stati i mal- trattamenti dei genitori, gli stessi faranno bene a non ritornare a San Lorenzo per-ché sicuramente non sarà riservata una bella accoglienza, perché se fino ad oggi erano sconosciuti, domani saranno sicuramente per sempre degli estranei ai quali nessuno del paese tenderà la mano. Qualcuno ha messo sui gradini della casa dove viveva un mazzolino di fiori bianchi. Sapevano tutti nel quartiere, che la mamma veniva picchiata anche se lei non aveva mai presentato nessuna denuncia.Le liti i vicini le sentivano così come sentivano, altrettanto spesso, i bimbi piangere. La bambina aveva anche un fratellino, di circa due anni, ed ora tutti si chiedono quale sia il suo destino. «Certo che sapevamo che la famiglia aveva problemi e lo sapeva anche il Comune ma nessuno avrebbe mai immaginato che si fosse arrivati a questo punto». ma nessuno interveniva per salvare la madre e i due piccoli.I vicini hanno riferito di essersi accorti di quanto succeduto solo al sopraggiungere dell’ambulanza che ha prelevato la piccola Jolanda per trasportarla presso il nosocomio nocerino.