La Questura ci ha invitato a partire alle ore 14.20, costringendoci a seguirla a PASSO D’UOMO. Inutile dire che l’inizio non è stato dei migliori, considerato che nel momento dell’ingresso nel pullman, venivamo filmati con delle telecamere come se fossimo dei criminali. Come se non bastasse, il percorso è stato notevolmente allungato, facendoci arrivare all’Arechi a ridosso del fischio d’inizio della partita. Avrete ben capito che tutti i presenti, tra i quali donne e soprattutto bambini, sono stati costretti a sorbirsi tre ore di viaggio per raggiungere una meta non molto distante dalla nostra città.
Le stesse forze dell’ordine, tra l’altro, hanno vietato a tutti di scendere dai pullman, non cedendo nemmeno quando molti richiedevano di poter soddisfare i propri bisogni personali. Pura follia. Chiediamo urgentemente delle spiegazioni ai responsabili di queste decisioni. Stiamo pensando seriamente di abbandonare l’idea di organizzare pullman per le prossime trasferte, in modo da permettere a tutti di raggiungere lo stadio con mezzi privati, evitando di vivere una vera e propria odissea. Siamo consci che questo è l’ennesimo frutto marcio del calcio moderno, ma essere trattati come veri e propri animali è troppo”.